Polizia Municipale, Boemi: \”Presenza più massiccia nelle periferie\”

Assemblea pubblica alla circoscrizione 4 questo pomeriggio. Si tratta di una pratica abitualmente in uso da parte della Polizia Municipale che sfrutta questi incontri per concretizzare la propria volontà di essere vicina al cittadino. La comandante Elsa Boemi ha aperto l’incontro parlando del lavoro fin qui svolto nel contesto del quartiere 4. In primis si è discusso del nuovo regolamento Acer, una tematica attuale nella zona visto l’alto concentramento di alloggi residenziali di edilizia pubblica. Sono stati 18 i controlli effettuati con conseguenti 3 sfratti ai danni di persone che risiedevano contro il regolamento. Oltre mille inoltre i controlli di residenza.

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Successo per i security point. Il comandante Boemi ha espresso soddisfazione per l’andamento dei security point al quartiere 4, sostenendo che proprio in quest’area si è riscontrata la più alta partecipazione da parte dei cittadini: sono state 26 le segnalazioni fino ad ora, 30 gli esposti evasi. Proprio per questo la Boemi ha annunciato l’intenzione di incrementare questo servizio.

I progetti futuri. Oltre alla presenza fisica degli agenti sul territorio che verrà aumentata, in supporto interverrà anche la tecnologia con due progetti finanziati dalla Regione Emilia Romagna. In primis il progetto “Un occhio vigile”: si tratta di un vero e proprio ufficio mobile, un mezzo con a bordo tutto ciò che occorre per l’elaborazione dei dati, la sorveglianza e l’intervento. Il progetto prevede la presenza, a fianco del furgone, di due agenti in servizio a piedi. L’altro progetto prende il nome di Fotosegnalamento o Identisystem. Si tratta di un kit che permetterà agli agenti in servizio di effettuare il rilevo delle impronte digitali sulle persone fermate e prive di documento.

L’impressione dei residenti. La Polizia Municipale aveva effettuato un’indagine con tanto di questionario per sondare il parere dei cittadini nei confronti del reparto. Per quelli che si possono definire problemi quotidiani di ordine pubblico i cittadini risultano chiamare con fiducia il comando di Via Rogerio. D’altra parte non si dichiarano soddisfatti della presenza sul territorio degli agenti. Critica alla quale risponde Elsa Boemi ammettendo una eccessiva concentrazione nelle zone centrali e una presenza forse troppo esigua nei quartieri.

Un problema generazionale. Elsa Boemi non ha dubbi. La criticità che più di ogni altra sta facendo registrare un preoccupante incremento è la maleducazione se non la delinquenza giovanile. I dati mostrano una sempre maggiore diffusione di bande di ragazzi che troppo spesso prendono di mira i più anziani. Bande di minori e non solo di stranieri e ragazzi disagiati. Sono sempre di più infatti i piacentini denunciati per atti vandalici o reati simili, e sempre di più i ragazzi di buona famiglia.

Il problema viabilità. L’attenzione dei cittadini si è incentrata sulla maleducazione stradale. “Siamo esasperati, e la Polizia non fa nulla contro chi parcheggia in divieto di sosta o procede a velocità sostenuta”, sostiene una cittadina. La Boemi allora ha cercato di far capire come il lavoro degli agenti di Polizia Municipale non si possa concentrare solo sul fare multe spiegando che “multe ne vengono fatte davvero tante, per la maggior parte dei cittadini anche troppe. In molti casi le persone si disinteressano completamente delle sanzioni”, continua la Boemi, “abbiamo cittadini che in un mese arrivano a prendere anche 2-3mila euro di multa solo per divieti di sosta. Segnale che più che un intervento più severo da parte della Municipale, è necessario maggior rispetto per il prossimo da parte di molti cittadini”.