Vigili del fuoco esasperati per le condizioni in cui sono costretti ad operare. Tutto è partito dalla decisione del Tar di riconoscere i volontari del soccorso alpino come coordinatori in caso di ricerche di persone scomparse. Una scelta assurda secondo i pompieri che si sentono messi in secondo piano a favore di volontari a detta loro non in possesso delle giuste referenze professionali e tecnologiche. “E’ solo l’ultimo dei soprusi”, denuncia Giovanni Molinaroli della Cgil, che spiega come molto spesso i pompieri di Piacenza si trovano a dover intervenire per sanare le inadempienze di altri, con particolare riferimento alla Forestale. Molinaroli porta l’esempio di questa notte, quando si sono sviluppati due incendi boschivi, casi che non rientrano nella competenza dei Vigili del Fuoco bensì della Guardia Forestale. Molinaroli racconta: “Siamo arivati sul posto noi, che avremmo potuto anche non esserci. Abbiamo chiesto l’intervento della Forestale e della Protezione Civile alle 6,30. Si sono presentati dopo le 8. E tutto questo – continua Molinaroli – fa ancora più arrabbiare perché quando la Forestale giunge sul posto esercita eccome il proprio ruolo di coordinamento dei lavori. Noi lavoriamo, gli altri ci danno ordini”.
