«L’Amministrazione comunale segue con preoccupazione l’evolversi della vicenda dei facchini della Gls: è necessario intervenire al più presto per evitare l’acuirsi della tensione». L’assessore comunale con la delega al Lavoro Ignazio Brambati, commenta così la notizia dello “sciopero dell’affitto” intrapreso dagli operai dell’azienda di Montale dopo le proteste delle ultime settimane e l’annuncio di una nuova manifestazione dei lavoratori del settore della logistica.
«Attualmente la vertenza non pare vedere alcuno sbocco: l’azienda è rimasta sulle proprie posizioni rigide – continua Brambati – e ha messo in atto una serrata, a cui è seguita la rescissione del contratto con la cooperativa che impiegava i facchini. Auspichiamo la convocazione in tempi brevissimi, da parte della Provincia, del tavolo interistituzionale in prefettura, così come si era impegnato a fare l’assessore provinciale al Lavoro Andrea Paparo. È necessario che agli incontri prendano parte tutti gli attori coinvolti: i sindacati confederali, i rappresentanti dei lavoratori, la proprietà dell’azienda e le Istituzioni. Solo attraverso la leale collaborazione – conclude Brambati – sarà così possibile risolvere una situazione che pare oggi gravemente compromessa».
GLS, L’ASSESSORE PAPARO: “SITUAZIONE ALLA NOSTRA ATTENZIONE. CONTATTI IN CORSO, PER IL TAVOLO SERVONO ADEGUATE CONDIZIONI”
“I problemi non si risolvono con richieste di tavoli, ma ogni soggetto si deve assumere le proprie responsabilità per agevolare il confronto e avviare la situazione a una risoluzione”. A sottolinearlo è l’assessore provinciale al Lavoro Andrea Paparo. “La Provincia – anche sulla vicenda Gls – sta facendo la sua parte – dice l’assessore – e da settimane sta monitorando la situazione con contatti telefonici e colloqui informali tra i soggetti interessati.
Nostro obiettivo è garantire la salvaguardia dei livelli occupazionali e i diritti dell’azienda, nel rispetto della legalità. La vicenda della Gls, come tante altre, è alla nostra attenzione, ma prima della convocazione di un tavolo è necessario che le parti interessate facciano uno sforzo per agevolare una soluzione che sia rispettosa della legalità e dei posti di lavoro. Ricordo comunque, come nota di metodo, che – anche sotto elezioni – esistono procedure per richiedere tavoli istituzionali, che non contemplano la richiesta a mezzo comunicato stampa”.