Ha preso il via all’Urban Center, il percorso che porterà alla stesura del nuovo Piano di Zona per la salute e il benessere sociale, strumento di indirizzo e programmazione del welfare locale che riguarda le varie fasi del ciclo di vita delle persone e delle famiglie.
«La conferenza cittadina – spiega l’assessore ai Servizi sociali Giovanna Palladini – ha messo al centro la questione cruciale delle forme di partecipazione alle politiche socio-sanitarie e socio-educative da parte del terzo settore (associazionismo, volontariato e cooperazione sociale) e delle altre componenti della società civile. E’ stata presentata una proposta di lavoro sulla lettura dei bisogni e dei fenomeni sociali, l’individuazione delle priorità e la progettazione degli interventi, la valutazione delle politiche. Lo stesso metodo della mattinata di lavoro è stato fortemente partecipativo: oltre alle istituzioni locali hanno preso la parola le diverse rappresentanze delle associazioni e sono state presentate alcune esperienze di familiari e utenti. In particolare ha trovato spazio il coordinamento dei familiari dei disabili che frequentano i servizi della città e i portavoce di un gruppo di associazioni che hanno promosso un progetto fortemente innovativo per l’utilizzo di alcuni spazi del centro socio-riabilitativo di via Buozzi».
Dopo le introduzioni affidate all’assessore Palladini e a Maria Gamberini, direttore del Distretto Città di Piacenza, la riflessione locale è stata arricchita dall’intervento di Gino Mazzoli, responsabile nazionale del laboratorio “Spazio comune” che, in diverse realtà italiane, sta sviluppando idee e proposte di rafforzamento del ruolo della cittadinanza attiva. Sono state poi illustrate le esperienze di familiari e utenti dei servizi cittadini ed è stata presentata la proposta di lavoro elaborata da Giuseppe Magistrali, dirigente del servizio Programmazione del Comune di Piacenza e responsabile dell’Ufficio di piano. A concludere la mattinata un dibattito tra rappresentanti del mondo del volontariato, del sindacato, della cooperazione sociale e della solidarietà.