In 40 anni di vita, 918 nuovi pozzi per l’acqua potabile perforati e altri 1.472 riparati: sono i numeri nel settore “acqua” dell’Ong piacentina Africa Mission – Cooperazione e Sviluppo, fondata nel 1972 da mons. Enrico Manfredini e don Vittorio Pastori. Un risultato davvero significativo, quello raggiunto dall’associazione, che proprio quest’anno, in occasione del suo 40° anniversario, forte degli insegnamenti dei suoi fondatori, si è fatta carico di una nuova sfida: la perforazione nell’arida regione nord-orientale del Karamoja (Uganda) di 40 nuovi pozzi – uno per ogni suo anno di vita – e la realizzazione in Italia di attività di promozione e sensibilizzazione sul tema dell’acqua. Il progetto, dal titolo “Consorzio 40”, viene lanciato ufficialmente oggi, giovedì 22 marzo, per la Giornata mondiale dell’acqua.
L’iniziativa consiste nella perforazione in Karamoja di 40 nuovi pozzi di acqua pulita, dotati di pompa a mano di tipo “Indian Mark II”, che verranno realizzati in base alle effettive esigenze della popolazione (carenza o totale assenza di risorse idriche, distanza dalle fonti, presenza di malattie…), dando priorità alle situazioni di emergenza che verranno segnalate da missionari e autorità locali, ma anche dagli abitanti della comunità che manifesteranno la volontà di mantenere gli impianti in futuro. Parallelamente, per sensibilizzare la cittadinanza italiana, saranno promossi, in vari punti del nostro Paese incontri, convegni e iniziative proprio sul tema dell’acqua.
L’intervento sarà finanziato con il contributo soprattutto di imprese, ma anche di privati. Si diventa sostenitori del progetto finanziando un pozzo o dando un contributo di qualunque entità destinato all’iniziativa. Il costo complessivo dell’operazione è di 500mila euro. Il progetto ha il patrocinio della Diocesi di Piacenza – Bobbio, della Provincia di Piacenza e del Comune di Piacenza.
Il Karamoja è una delle aree d’Africa dove più dura è la sopravvivenza. La carenza d’acqua, insieme all’insicurezza, è il primo problema da affrontare: la cronica mancanza di risorse idriche è dovuta non solo alla scarsità di sorgenti di superficie, ma anche all’irregolarità delle precipitazioni, all’elevato grado di evaporazione e alle piogge torrenziali. La regione, con una popolazione di circa 1,2 milioni di persone, ha il più basso livello di sviluppo in Uganda, con solo il 30% della popolazione che ha accesso all’acqua potabile e solo l’11% che sa leggere e scrivere. Circa l’80% vive in condizioni di insicurezza alimentare, prevalentemente dovuta alle piogge imprevedibili.
Don Vittorio aveva scelto il Karamoja come sede principale del suo cammino di carità, perché qui la sfida dello sviluppo e della crescita è più difficile. Africa Mission – Cooperazione e Sviluppo vuole continuare questa sfida, rimanendo accanto alle popolazioni karimojong, per cercare insieme le risposte ai bisogni essenziali che costituiscono un diritto di ogni uomo e per essere segni concreti di speranza.
“In quarant’anni – dichiara Carlo Ruspantini, direttore dell’associazione piacentina – abbiamo perforato in Africa, prevalentemente in Uganda, 918 nuovi pozzi per l’acqua potabile, di cui 837 effettivamente produttivi, cioè provvisti d’acqua, e ne abbiamo riparati 1.472 già esistenti ma non più funzionanti. Solo negli ultimi 5 anni abbiamo portato acqua pulita a quasi 900.000 persone. C’è, tuttavia, ancora grande bisogno di nuove fonti d’acqua in Karamoja, e per questo lanciamo un appello a tutta la comunità piacentina affinché possa aiutarci a raggiungere l’ambizioso obiettivo che ci siamo dati con Consorzio 40. Contribuire al nostro progetto significa combattere la fame, la malnutrizione e la povertà, vuol dire contribuire all’emancipazione della popolazione karimojong e, allo stesso tempo, alla formazione delle coscienze in Italia”.