La Procura di Genova ha chiesto l’applicazione della pena, con parere favorevole del pm, per il patteggiamento di tre persone accusate di detenzione e ricettazione di armi. Gli indagati sono i fratelli Attilio e Adolfo Morrone, di 51 e 50 anni e l’ucraina Oksana Storozhenko, 42 anni, incensurati, tutti difesi dall’avvocato Giuseppe Nadalini.
I due fratelli furono arrestati nel gennaio scorso nell’ambito dell’operazione, coordinata dalla Direzione investigativa antimafia, che porto’ al sequestro di fucili, pistole, carabine, una balestra, un machete, pugnali e munizioni varie. Le armi erano custodite in un deposito dell’entroterra genovese utilizzato dai fratelli Morrone e in un’abitazione di Piacenza. Le indagini presero l’avvio in seguito a segnalazioni giunte al nucleo investigativo dei carabinieri di Sampierdarena. Secondo l’accusa le armi risulterebbero rubate tra il 2009 e il 2011 e sarebbero provenienti soprattutto da collezioni, tra cui quelle di un generale dell’esercito in pensione.