Nell’udienza odierna l’Amministratore Unico del Piacenza calcio, accompagnato dai suoi tre avvocati, ha deciso di non opporsi al fallimento, quindi il Giudice nel giro di tre giorni dovrebbe decretarne l’ufficialità nominando il Curatore fallimentare che avrà il compito di portare a termine la stagione agonistica del club biancorosso. All’uscita dall’aula Garilli ha distribuito un comunicato stampa dove ha elencato le ragioni di questa decisione (non opporsi al fallimento) sottolineando gli sforzi economici fatti anche nelle ultime ore e criticando Istituzioni e imprenditori locali per non essersi adoperati alla richiesta di un pronto intervento fatta dalla società.
“Nemmeno il rinnovamento societario – spiega Garilli nel comunicato – con l’abbattimento dei costi del personale, la cessione di giocatori con contratti onerosi, la sostituzione del socio Italiana Srl e la pazienza dei fornitori sono stati in grado di stimolare l’intervento finanziario di terzi, indispensabile per garantire un futuro al Piacenza calcio. Preso atto della situazione, non potendo fare altri sforzi economici ho optato per la scelta di non oppormi alle istanze di fallimento offrendo la piena collaborazione a chi mi sostituirà“.
COMUNICATO FABRIZIO GARILLI 21.03.2012
Con mio grande rammarico informo che, nonostante gli innumerevoli sforzi, non solo economici, fatti in questi ultimi mesi, la società Piacenza Calcio, all’udienza odierna, non ha potuto ragionevolmente opporsi alle istanze di fallimento pendenti contro la stessa.
Purtroppo, come ben noto, la richiesta di un pronto intervento rivolta alle autorità e alle Istituzioni Comunali e Provinciali, nonché alla classe imprenditoriale locale, per consentire alla squadra e alla città di Piacenza, di continuare la propria presenza nel panorama calcistico italiano, del quale, pur con alterne fortune, è stata protagonista, anche grazie agli ingenti sforzi profusi da mio padre, dalla mia famiglia e da ultimo dal sottoscritto, non ha ricevuto l’esito sperato, in quanto nessun imprenditore si è reso anche solo disponibile ad esaminare l’ipotesi di supportare il piano di rilancio della società sotto la vigilanza del Tribunale. Infatti, l’aumento di capitale deliberato dall’assemblea dei soci del Piacenza Calcio lo scorso mese di gennaio 2012, dopo la copertura delle perdite pregresse effettuata con la rinunzia a crediti miei e della mia famiglia per più di 3 milioni di euro (risorse finanziarie effettivamente versate nel corso del 2011) non è stato sottoscritto da alcun soggetto: i contatti coltivati con gli interlocutori interessati nel periodo in questione (tra cui la società danese Propreco) si sono rivelati poi non percorribili per diverse ragioni, ben note al Tribunale.
Nemmeno la politica di efficientemente e rinnovamento societario (quali da titolo esemplificativo e non esaustivo l’abbattimento dei costi del personale, l’incremento delle entrate tramite cessioni di calciatori con contratti troppo onerosi per la categoria disputata, il contestuale rafforzamento della squadra, la sostituzione del socio Italiana Srl) perseguita con la pazienza dei fornitori e soprattutto, il prezioso aiuto di tutti, i collaboratori e i dipendenti della Società, a cui va il mio personale ringraziamento, oltre ai risultati sportivi ottenuti nell’ultimo periodo dalla squadra con grande spirito di dedizione e grazie al costante supporto della tifoseria che non ha mai fatto mancare la sua presenza, sono stati in grado di stimolare l’intervento finanziario di soggetti terzi, indispensabile per garantire la continuità aziendale e con essa, la progressiva soluzione dei problemi.
Alla luce di ciò, non potendo né io né la mia famiglia fare, da soli, ulteriori sforzi economici (da ultimo il sottoscritto, per il tramite di un’ulteriore indebitamento bancario personale, nella giornata di ieri, si è fatto carico del pagamento dell’ultima rata degli stipendi arretrati della squadra) tali da garantire alla Società e alla squadra, sin dall’immediato, un futuro degno della sua storia e permanenza almeno nell’attuale divisone, non mi è restato che prendere atto della situazione, offrendo la mia piena collaborazione a chi mi sostituirà.
Aggiornamento ore 12 30 – Sono arrivati in tribunale Garilli e i suoi legali. L’amministratore Unico del Piacenza si è detto tranquillo come le altre volte. Nell’aula del Giudice Maurizio Boselli è giunto anche l’avvocato Macrì. L’incontro dovrebbe incominciare alle 12 e 40.
Aggiornamento ore 11 – Oggi alle 12 e 30 nello studio del Giudice Boselli è in programma l’incontro con Fabrizio Garilli per la terza udienza in tribunale sull’istanza di fallimento sul Piacenza calcio presentata dal Pm Antonio Colonna. Intanto ieri è stato pagato ai giocatori l’ultima parte dello stipendio del trimestre da luglio a settembre
Piacenza calcio: oggi è il giorno del giudizio
Sono tre le possibilità per il Piacenza:il Giudice potrebbe dichiarare il fallimento o prendersi qualche giorno per decidere, ma anche dare ancora tempo a Garilli per trovare un acquirente. Difficile comunque che l’ultima opzione vada in porto viste le diverse istanze di fallimento presentate negli ultimi giorni e la decisione sul caso Karja. L’amministratore Unico dovrà riferire al giudice anche della situazione sulla trattativa con la pista danese che sembra essersi piuttosto raffreddata nell’ultimo periodo. Intanto sembra che nelle ultime ore sono giunte voci su possibili investitori in arrivo dalla Liguria e il Piemonte. In caso di fallimento la situazione diventerà analoga a quella della Triestina che da gennaio sta proseguendo il suo campionato con a capo un Curatore fallimentare che sta incontrando i soggetti intenzionati a rilevare il club. Sempre in caso di fallimento, il Piacenza calcio sparirebbe a soli 7 anni dal centenario, un triste destino per la storia della gloriosa squadra biancorossa che negli anni 90 ha calcato più volte i campi della serie A.