A un certo punto si vede la porta a vetri d’ingresso che va all’aria, devastata da un furgone. Poi, una volta dentro, i ladri che fanno razzia di abiti. Sono i video della spaccata avvenuta questa notte intorno alle tre nel negozio Major Sport di via Emilia Pavese, esercizio commerciale specializzato in vendita di abbigliamento sportivo. Dalle riprese delle telecamere a circuito chiuso si vedono cinque ladri utilizzare un furgone come ariete per sfondare una vetrina, per poi caricare scatoloni di merce e fuggire prima che arrivassero le volanti della polizia. Ad avvertire il 113 un automobilista di passaggio che ha notato gli individui mentre armeggiavano su due furgoni.
Un vero e proprio colpo da professionisti. Professionisti che sapevano dove andare a colpire. Ne è convinto anche il titolare Manuel Botti il quale, raggiunto telefonicamente dalla redazione di Radio Sound – Piacenza24, racconta di come sia stato svegliato nel cuore della notte dall’allarme. “I ladri non hanno toccato il registratore di cassa, è una cosa strana. Si sono concentrati sull’abbigliamento sportivo. Sicuramente sapevano come e dove colpire. E’ stato un colpo studiato nei minimi particolari.” In effetti è sorprendente la precisione delle scelte fatte dai saccheggiatori. Sono stati depredati i capi d’abbigliamento da adulto trascurando del tutto le taglie da bambino, sono stati trafugati pantaloni lunghi e non corti. Tutto lascia pensare ad un furto su commissione, organizzato da chi ha interesse a vendere sul mercato nero materiali specifici di un certo tipo. Si tengano presenti ad esempio le maglie da calcio originali che soprattutto all’estero risultano davvero facili da smerciare. Anche i movimenti dei ladri, visibili nelle riprese sotto allegate, danno l’idea della sicurezza di questa banda: abbattuta la vetrina si notano quattro membri del gruppo (considerando che uno era dedito a guidare il furgone e a fare da palo durante la razzia) correre al buio con decisione verso gli scaffali. Segnale di come la banda conoscesse alla perfezione il negozio e sapesse istintivamente dove andare a colpire. Dopo la razzia è il momento dei bilanci e dei timori.
Danni e merce rubata per decine di migliaia di euro secondo le prime stime del proprietario Manuel Botti che conclude: “Ora il mio negozio è rimasto “a cielo aperto” e temo che i malviventi possano tornare”.