Castelvetro. Ad un anno dall’omicidio di Stella Paroni, emergono nuovi dettagli sul profilo psicologico del principale indagato Giovanni Badalotti, accusato della tentata violenza sessuale e dell’omicidio premeditato della 91enne. I nuovi accertamenti del pubblico ministero, fanno affiorare un passato fatto di degrado e abusi di ogni tipo subiti nel contesto familiare. Sia lui, che i fratelli e le sorelle, avrebbero infatti convissuto con violenze e rapporti malati all’interno delle mura domestiche. Per questo i legali hanno chiesto e ottenuto che Badalotti venga sottoposto a nuova perizia psichiatrica.
Il 20 marzo dello scorso anno, Badalotti si era introdotto alle 4 del mattino nella casa dell’anziana. Le aveva staccato la corrente e si era intrufolato nell’appartamento mentre la donna scendeva in cantina per rialzare l’interruttore. L’aveva attesa e aggredita, tentando di abusare di lei e successivamente, durante una colluttazione, l’aveva gettata dal terrazzo. L’uomo aveva poi cercato di sbarazzarsi del corpo della vittima, gettandolo in un canale nei pressi della vicina discarica. Ma il macabro trasporto con una carriola era stato ripreso da una telecamera di sicurezza del centro di raccolta rifiuti. Una prova che incastrò l’assassino, arrestato dai carabinieri di Monticelli e Fiorenzuola nel giro di qualche ora dal ritrovamento del corpo.
Dopo la lettura della prima perizia psichiatrica, Il 10 gennaio Badalotti era stato giudicato in grado di intendere e volere. Una volta conclusa la nuova perizia, la discussione e la sentenza del processo è attesa per il 31 maggio.