Intitolazione ponte, Magri: \”Paladini esempio per il paese\”

“Per ogni ponte una superba sfida”. Recita così la targa alla memoria del primo maresciallo del secondo Reggimento Genio Pontieri di Piacenza Daniele Paladini  apposta questa mattina al nuovo ponte sul Trebbia, in occasione della cerimonia di intitolazione della struttura all’ufficiale scomparso il 24 novembre 2007 a seguito di un attentato in Afghanistan. A ricordare il sacrificio di Paladini, ferito a morte mentre stava lavorando al recupero di un antico ponte sovietico nel villaggio di Pagman (a pochi chilometri da Kabul), è stata l’intera comunità piacentina che, per voce del presidente della Provincia Massimo Trespidi, ha reso omaggio attraverso una cerimonia sobria e commovente, a chi è stato “grande protagonista di pace”. Proprio i piacentini nelle scorse settimane, attraverso un sondaggio proposto dal presidente della Provincia e realizzato con la collaborazione del quotidiano Libertà, hanno infatti scelto di intitolare la struttura all’ufficiale caduto in missione.

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 “Paladini – ha detto Trespidi – alla banalità del male ha opposto l’autentica novità del bene e della sua voglia di vivere. Il ponte è il segno del valore del lavoro contro quello, distruttivo, dei conflitti”. Moltissime le autorità civili e militari presenti alla cerimonia. “Il ponte a cui stava lavorando il primo maresciallo Paladini – ha ricordato il generale di corpo d’armata Alessandro Montuori, comandante dei supporti delle Forze operative terrestri di Roma – ha unito idealmente due sponde: il diritto dei popoli alla pace e la speranza di una vita migliore fondata sulla sicurezza”. E’ stato quindi il sottosegretario al ministero della Difesa, Gianluigi Magri, a ricordare il sacrificio del primo maresciallo. “John Fitzgerald Kennedy diceva ‘non chiederti cosa il tuo Paese può fare per te, chiediti cosa tu puoi fare per il tuo Paese’: credo che il primo maresciallo Paladini, con il suo esempio, abbia interpretato pienamente e concretamente questo messaggio; messaggio che ognuno di noi quotidianamente ha il compito di realizzare”. Poche significative parole, quelle pronunciate infine al microfono dalla vedova del maresciallo Paladini, Alessandra Rizzo a chiusura della cerimonia. “Grazie di cuore – ha detto – alla comunità piacentina per l’omaggio di questa mattina. Non posso a questo punto non chiedere ad ognuno dei presenti di dedicare un pensiero e una preghiera per chi ha perso il proprio caro in un incidente sul lavoro”.

La scopertura della targa di intitolazione del ponte, benedetta dal cappellano militare don Bruno Crotti, è stata accompagnata dalla resa degli onori da parte del picchetto

Militare, dalle note del Silenzio e dalla lettura della poesia “Il Fiume Trebbia” del giovane Francesco Merli della seconda B del Nicolini (recentemente premiata al concorso di Cortemaggiore “Nel mondo della natura”) e della “Preghiera del Pontiere”. 


Tutto pronto per la cerimonia di intitolazione del nuovo ponte sul Trebbia alla memoria del primo maresciallo del secondo Reggimento Genio Pontieri di Piacenza, Daniele Paladini, morto in Afghanistan in missione di pace il 24 novembre 2007. All’appuntamento, questa mattina dalle 10,30, sulla sponda “piacentina” del ponte – saranno presenti, oltre al presidente della Provincia Massimo Trespidi – autore della proposta di un sondaggio tra i piacentini per l’individuazione del nome da assegnare all’infrastruttura, poi promosso dal quotidiano Libertà – il sottosegretario alla Difesa, Gianluigi Magri, il generale Alessandro Montuori, comandante dei supporti delle Forze operative terrestri dell’Esercito e la vedova del primo maresciallo Paladini, Alessandra Rizzo.
Il programma prevede, nell’ordine, le allocuzioni del presidente della Provincia Trespidi, del sottosegretario Magri e del generale Montuori, quindi la resa degli onori da parte del picchetto militare, a cui faranno seguito tre squilli di tromba, che segneranno il momento centrale dell’evento: la scopertura della targa di titolazione del ponte da parte della signora Rizzo e del presidente della Provincia Trespidi. Successivamente il cappellano militare impartirà la benedizione e verrà eseguito il silenzio. Concluderanno la cerimonia: la lettura della poesia “Il Fiume Trebbia” del giovane Francesco Merli della seconda B del Nicolini (recentemente premiata al concorso di Cortemaggiore “Nel mondo della natura”) e l’intervento della signora Rizzo, per i ringraziamenti. Chiusura sulle note dell’”Inno del Piave”, che farà da sfondo alla lettura della “Preghiera del pontiere”.
La cerimonia avrà una durata di circa 40 minuti. Per circa due ore il ponte verrà chiuso al traffico, per consentire di predisporre quanto necessario all’organizzazione e il successivo sgombero.
“Rivolgo il mio personale invito – dice il presidente Trespidi – a tutti i piacentini e alle associazioni d’Arma a presenziare a questo importante momento. La presenza numerosa alla cerimonia sarà un’ulteriore dimostrazione del grande affetto manifestato dalla nostra comunità per il primo maresciallo Paladini, grande persona e protagonista di pace, a cui siamo onorati di intitolare il nuovo ponte sul Trebbia, la più importante infrastruttura del nostro territorio inaugurata dalla Provincia negli ultimi decenni”.