In Mille uniti per vincere, Dosi punta alla (ri)conquista di Piacenza

Un momento politico ma anche di festa, perché una campagna elettorale è partecipazione positiva, passione alta e ideale in cui donne e uomini si spendono per un futuro migliore”. Queste le parole del candidato sindaco del centrosinistra, Paolo Dosi, nel presentare il “secondo tempo” della propria campagna elettorale, iniziata nel tardo pomeriggio di oggi al Teatro dei Filodrammatici di Piacenza.

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Lo slogan al centro del palco, “In Mille uniti per vincere”, sembra puntare alla (ri)conquista, se non dell’Italia intera, almeno di Piacenza. E non è certo un caso se la data scelta per l’apertura delle danze cada proprio il 17 marzo. “Oggi – ha dichiarato Dosi – si celebrà l’Unità d’Italia, una data densa di significato. Da qui si riparte insieme per creare i migliori anni di Piacenza”.

Un evento-spettacolo percorso da diverse sorprese e da ospiti d’eccezione: sul palco il comico fidentino Gene Gnocchi, il gruppo musicale Enerbia e il folk-rocker piacentino Daniele Ronda. A condurre e rimescolare le carte in tavola il regista e attore Flavio AmbrosiniLa mia presenza – ha ironizzato Gene Gnocchi – è senza dubbio una forte garanzia per il Partito Democratico: non a caso io sono iscritto a Sel di Nichi Vendola. Paolo aveva bisogno del mio aiuto, non si sa mai che spunti fuori improvvisamente un candidato di Sinistra Ecologia e Libertà. È un momento difficile per il Pd, va sostenuto”.

 

POLEMICHE – Ma non solo ironia e spettacolo: nella giornata di oggi non sono mancate le polemiche. Accusato da Andrea Paparo di aver chiamato alla propria corte “personaggi e comici costosi, oltre ai big della politica”, Dosi ha risposto con un pizzico di sarcasmo: “Andrea giustamente non punta sui big del suo partito perché questi non gioverebbero certo alla sua campagna elettorale”. E ha continuato: “Nelle primarie del centrosinistra è stato creato un confronto denso di contenuti, con diversi temi approfonditi e un livello del dibattito molto significativo. Spero che il livello del dibattito con gli altri candidati sindaco rimanga sul piano dei contenuti come lo è stato nel corso delle primarie”.