Agricoltori sul piede di guerra: non parte la semina del pomodoro

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Stop alle operazioni di trapianto e semina del pomodoro già a partire da questa settimana.
Si tratta di una protesta messa in atto dagli agricoltori piacentini dopo l’accordo tra le organizzazioni produttori e gli industriali di Unione Alimentari – Confapi nel quale è stato fissato un prezzo di riferimento di 85 euro al quintale. Un livello che non ha mai soddisfatto gli agricoltori che denunciano lo squilibrio tra il prezzo fissato e i costi di produzione a cui sono sottoposti. “La provincia non può entrare nella discussione”, spiega l’assessore provinciale all’agricoltura Filippo Pozzi, “possiamo solo sperare in un’inversione di tendenza da parte degli industriali che si sono presentati divisi al tavolo”.

Ma non si tratta solo di una questione di prezzo, visto che l’assessore Pozzi ha precisato: “E’ una campagna estremamente difficile, perché anche quello degli 85 non è un prezzo che incentiva la produzione ma un è punto di partenza. Mi auguro che entro oggi o domani si ritrovi compattezza della filiera, di un modello che in agricoltura vedeva Piacenza come il punto più alto di sintesi su posizioni differenti. E non vorremmo perdere il patrimonio creatosi negli anni”.