Ponte sul Trebbia, domenica intitolazione al maresciallo Daniele Paladini

“Una cerimonia sobria, ma densa di significato”. Il presidente della Provincia Massimo Trespidi ha rivolto questa mattina l’invito a tutti i piacentini a “partecipare, numerosi” alla cerimonia di intitolazione del nuovo ponte sul Trebbia alla memoria del primo maresciallo del secondo reggimento Genio Pontieri di Piacenza, Daniele Paladini, vittima di un attentato terroristico in Afghanistan il 24 novembre del 2007. Paladini venne ferito a morte proprio mentre stava provvedendo al recupero di un antico ponte sovietico nel villaggio di Pagman, a pochi chilometri da Kabul. Domenica 18 marzo la comunità piacentina consacrerà il proprio ponte sul Trebbia alla sua memoria. L’appuntamento è alle 10,30, sul “lato piacentino” dell’infrastruttura. Questa mattina la presentazione in conferenza stampa, a palazzo Garibaldi. Oltre al presidente della Provincia era presente anche il tenente colonnello Rocco Capuano, comandante del “secondo reggimento Genio Pontieri” di Piacenza. Come annunciato da Trespidi, alla cerimonia di domenica hanno dato conferma della loro presenza anche il sottosegretario al ministero della Difesa, Gianluigi Magri, il generale di corpo d’armata Alessandro Montuori, comandante dei supporti delle Forze operative terrestri di Roma e la vedova dell’ufficiale, Alessandra Rizzo. Nel dettaglio, la cerimonia prevede, a partire dalle 10,30: l’allocuzione del presidente della Provincia Massimo Trespidi, quella del sottosegretario Magri, la resa degli onori da parte del picchetto militare, a cui faranno seguito tre squilli di tromba. Successivamente la vedova Rizzo rimuoverà la copertura dalla targa di intitolazione del ponte e il cappellano militare procederà alla benedizione. A seguire esecuzione del silenzio e lettura, da parte dell’alunno della seconda B del Nicolini, Francesco Merli, della sua poesia, dedicata al “Fiume Trebbia” (primo premio al concorso di Cortemaggiore “Nel mondo della natura”). In conclusione sono previsti: un ricordo della signora Rizzo, la preghiera del pontiere e l’inno del Piave. Nel corso della conferenza stampa di questa mattina il comandante Capuano – a nome dell’intero reggimento – ha espresso “sentimenti di orgoglio e riconoscenza nei confronti della comunità piacentina, che ha voluto tributare un così grande onore a uno di noi, che ha donato la vita per portare la pace a un mondo lontano”. La data non è casuale. “Il 18 marzo del 2010 infatti – ha spiegato Trespidi – abbiamo festeggiato i 150 anni dall’annessione della neonata Provincia di Piacenza al Regno di Sardegna, nell’anno successivo, sempre nello stesso giorno, sono partiti i festeggiamenti per i 150 anni dell’unità d’Italia. Quest’anno abbiamo voluto associare a questa data l’intitolazione della più importante infrastruttura inaugurata dalla Provincia negli ultimi decenni”. “Il ponte – ha spiegato Trespidi – ha anche un chiaro significato simbolico: è l’opera che annulla le distanze, unisce le genti, è l’emblema dello spirito del Genio Pontieri, orgoglio piacentino”. Per la cerimonia di intitolazione il ponte verrà momentaneamente chiuso al traffico.

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