Tutelare i cittadini, vigilare sul buon funzionamento della pubblica amministrazione e dei servizi pubblici. E’ la “mission” del Difensore civico dell’Emilia Romagna Daniele Lugli, che questa mattina ha incontrato gli studenti del liceo artistico Cassinari di Piacenza e dell’istituto professionale “Casali” di Castelsangiovanni. Al centro proprio la figura del Difensore civico regionale, con l’obiettivo di diffondere la conoscenza delle opportunità da questo offerte. Si tratta di una figura, “autonoma e indipendente”, è scritto sul materiale informativo distribuito, “che ha la funzione di prevenire, sanare o mediare i conflitti tra le amministrazioni e i cittadini”. All’incontro ha partecipato, tra gli altri, anche l’assessore provinciale Andrea Paparo che ha rimarcato “il valore” del “Difensore civico”, “in un’ottica di conciliazione e di mediazione tra cittadini e pubblica amministrazione”. “La consapevolezza di questo servizio – ha detto – è fondamentale, soprattutto tra le giovani generazioni, e – i dati lo dimostrano – nella maggior parte dei casi consente risposte rapide, in un’ottica di sburocratizzazione delle procedure e di ottimizzazione dei rapporti tra singolo e pubblico”.
L’iniziativa si inserisce nel contesto del progetto regionale: “Il difensore civico spiegato dai giovani”. Con Lugli, oggi nel tour piacentino, anche il giudice onorario del tribunale per i minorenni di Bologna, Elena Buccoliero. A fare gli onori di casa, al Cassinari, la vicepreside Velia Montecorboli. Hanno seguito il progetto i professori Antonio Romano (Cassinari) e Marika Moccia (vicepreside dell’istituto Casali di Castelsangiovanni).
“La diffusione della conoscenza dei servizi offerti dal difensore civico regionale si rende ancor più necessaria oggi – ha detto Lugli – dal momento che tra pochi mesi verrà abolita la figura del difensore civico comunale (a Piacenza, attualmente, è l’avvocato Alessandro Stampais)”. Ad oggi sono circa 10 – ha spiegato Lugli – i casi in cui, a Piacenza, è stato richiesto un mio intervento, di concerto con l’avvocato Stampais. Si è trattato di casi che chiamavano in causa competenze di respiro ‘allargato’ rispetto ai confini territoriali”.
“Quasi sempre (all’incirca nel 95 per cento dei casi) – ha sottolineato Lugli – le pubbliche amministrazioni, per quanto non obbligate, ci danno ragione, riconoscendo ai cittadini i loro diritti, senza bisogno di intraprendere costose cause amministrative, con le conseguenti spese che ne derivano”.
Lugli si è occupato anche di vittime dei reati. Da Piacenza ha rilanciato la proposta – già avanzata ieri a Bologna – di “centri di assistenza”, che possano affiancare quelli specialistici, per supporto materiale, psicologico e per generica assistenza alle vittime”. A breve nuova tappa piacentina. Allo Svep (Centro servizi per il volontariato) Lugli lancerà la proposta di “sportelli territoriali di assistenza al cittadino, gestiti da personale formato dal Difensore civico regionale”, un servizio ‘a chilometri zero’ per offrire assistenza territoriale nei rapporti tra cittadino e pubblica amministrazione.