Un’agricoltura sostenibile per preservare l’ecosistema. Sarà questo il tema del convegno organizzato da Confagricoltura Piacenza dal titolo “Agricoltura Blu” in programma giovedì 15 marzo alle 09.00 all’Università Cattolica.
Gli effetti principali dell’Agricoltura BLU possono essere rappresentati da valide ed opportune soluzioni per aumentare la produzione vegetale, impiegando più efficacemente le risorse naturali, l’energia e la forza lavoro. Il sistema di gestione dell’Agricoltura BLU altera il meno possibile la composizione del suolo (sostanza organica, fertilità), la struttura e la biodiversità naturale, così da evitare la degradazione, l’erosione ed il compattamento. L’Agricoltura BLU include la semina diretta/senza lavorazione, lavorazione ridotta/minima e l’adozione di sistemi colturali di copertura annuale e/o perenne contrapponendosi alle tecniche in uso nell’agricoltura convenzionale, quali le lavorazioni del suolo (l’inversione degli strati e/o la bruciatura dei residui) utilizzate per controllare le specie infestanti e per la preparazione del letto di semina, che deteriorano le condizioni fisico-chimiche e microbiologiche del suolo. I lavori, coordinati da Gaetano Rizzuto, direttore del quotidiano piacentino Libertà, prevedono, dopo il saluto introduttivo dell’Assessore all’Agricoltura della Provincia di Piacenza, Filippo Pozzi, gli interventi di Gabriele Canali e Vincenzo Tabaglio, entrambi docenti dell’Università Cattolica. In particolare Canali affronterà il tema della redditività dell’impresa agricola nell’epoca della sostenibilità ambientale della nuova PAC; mentre Tabaglio, che è anche segretario di AigaCos, l’Associazione Italiana per la Gestione Agronomica e Conservativa del suolo, relazionerà sui vantaggi e sui limiti dell’Agricoltura BLU. Quindi si darà spazio ad alcune esperienze dirette, attraverso le testimonianze degli imprenditori agricoli Mauro Grandi e Alberto Cavallini che da anni adottano in azienda tecniche di Agricoltura BLU. Ad Enrico Chiesa, Presidente di Confagricoltura Piacenza, andrà invece il compito di concludere la prima parte della mattinata cui seguirà, dopo un aperitivo, la visita guidata alle prove sperimentali allestite dalla facoltà di Agraria presso l’azienda Cerzoo di San Bonico per vedere concretamente i risultati applicativi di queste innovative tecniche. “La sostenibilità ambientale – evidenzia Chiesa – non può tradursi in un ulteriore aggravio di costi per le aziende agricole, d’altro canto gli imprenditori agricoli sono i primi a voler salvaguardare il territorio. E’ dunque indispensabile individuare soluzioni che consentano, al contempo, la valorizzazione dell’attività agricola e la sostenibilità ambientale. Credo che investire in innovazione tecnologica e ricerca sia fondamentale per raggiungere questi obiettivi ed anche se può sembrare controintuitivo, lo è ancor più in tempi di crisi come questi, per questo invitiamo tutti coloro che sono interessati a partecipare”.