I numeri parlano di 50 mila tute blu oggi in corteo per la manifestazione indetta a Roma dalla Fiom Cgil, la prima che raggiungerà piazza San Giovanni dopo i disordini dello scorso 15 ottobre. “Democrazia al lavoro” questo lo slogan scelto per il corteo, in concomitanza con lo sciopero nazionale di otto ore proclamato dai metalmeccanici della Cgil. La difesa dei diritti e dell’articolo 18, le scelte di Sergio Marchionne amministratore delegato della Fiat, no a Federmeccanica che esclude le rappresentanze sindacali in fabbrica e mette in discussione il contratto nazionale di settore. Queste le ragioni della scesa in piazza.
Partecipano oggi Idv, Sel, gruppi studenteschi antagonisti, centri sociali e i No tav, presenza quest’ultima che ha fatto disertare il Pd (a titolo personale e’ presente il senatore del Pd, Vincenzo Vita) che prende le distanze dalle posizioni della Fiom sulla realizzazione della linea ad alta velocita Torino-Lione.
“Il Pd fa le sue scelte – commenta Romano Braghieri di Fiom Piacenza – è chiaro che si tratta di una decisione che avrà una caratterizzazione molto forte. La manifestazione di oggi non è dei No Tav ma del sindacato che ha voluto dare ospitalità a chi protesta in Val Susa. Il Pd potrebbe accorgersi di aver sbagliato a non scendere in piazza”.