Nove dispositivi Gps destinati alle unità cinofile con cartografia dettagliata per la ricerca delle persone scomparse, una telecamera per la sorveglianza panoramica ambientale utile per la prevenzione degli incendi boschivi e per le previsioni meteorologiche e strumenti per le attività del reparto sommozzatori: sono queste le nuove attrezzature su cui da oggi il Coordinamento del volontariato di Protezione civile di Piacenza (e in particolare alcune associazioni e il settore formazione) può contare.
A consegnare ufficialmente ai volontari i preziosi strumenti donati dall’Amministrazione provinciale sono stati questa mattina l’assessore alla Protezione civile Massimiliano Dosi e Fabrizio Marchi del Servizio Protezione civile dell’ente di via Garibaldi . “Questa attrezzatura – ha detto l’assessore Dosi – è un modo per ringraziare concretamente tutti i volontari della protezione civile che nel momento del bisogno sono sempre presenti”. Molte le associazioni rappresentate questa mattina in Sala Consiglio: i gruppi cinofili Castelvetro K9, La Lupa, I Lupi (rappresentati oggi da Alfio Rabeschi), il gruppo di protezione civile di Piacenza, il gruppo Vega (che coinvolge i comuni di Pontedellolio, San Giorgio, Carpaneto, Podenzano e Vigolzone), l’Ana (Associazione nazionale alpini), il Cer (Corpo emergenza radioamatori) e il circolo sommozzatori Piacenza (Fias). E’ stato quindi il giovanissimo Marco Gambazza a illustrare le potenzialità della nuova telecamera a disposizione del coordinamento. “Un dispositivo simile – ha spiegato – è stato installato sul Monte Aserei. E’ in grado al momento di svolgere un’efficiente attività di monitoraggio ambientale nel territorio della Valnure”.
L’incontro di questa mattina è stato anche l’occasione per un momento di confronto sull’impegno dei volontari piacentini nelle emergenze che recentemente hanno interessato il nostro Paese. Ad iniziare dal naufragio della nave da crociera Concordia. “Vedere – ha raccontato Manolo Velardi del circolo sommozzatori – quel gigante del mare rovesciato a pochi metri dall’isola del Giglio è stato profondamente toccante. Piacenza ha fatto la sua parte, fornendo il supporto necessario alle forze di polizia impegnate nelle operazioni di soccorso”. Ma alla memoria tornano anche i giorni spesi nelle province di Forlì-Cesena, dove la neve abbondante di febbraio ha causato disagi pesantissimi agli abitanti della zona, o in Liguria, dove lo scorso ottobre interi paesi sono stati messi in ginocchio dalla furia del fango e dell’acqua. “Il sistema di protezione civile – hanno spiegato i volontari Franco Pavesi, Luigi Albertelli e Giuseppe Uggeri – è fondamentale in emergenze come quelle degli ultimi mesi e l’organizzazione ha funzionato bene. La precarietà delle situazioni in cui i volontari si sono trovati ha costretto però a una riflessione: il sistema va rafforzato e occorrono nuovi mezzi per affrontare con velocità ed efficienza ogni emergenza”. Un passo in questa direzione oggi è stato compiuto. E altri, a favore di altre associazioni, ne seguiranno.