Perplessità da parte di Croce Rossa e Anpas nei confronti dell’Area Vasta Emilia Nord, il progetto regionale che vede la nascita di una centrale del 118 unitaria per l’Emilia. Per Domenico Grassi coordinatore provinciale della Croce Rossa Italiana e Paolo Rebecchi coordinatore di ANPAS, il rischio è che gli operatori del 118 si trovino a dover intervenire in zone che non conoscono.
La sede centrale emiliana del 118 potrebbe essere fissata a Parma. Il timore dei coordinatori piacentini è che non venga mantenuta una sede operativa a Piacenza. In questo caso infatti, dalla sede centrale di Parma, gli operatori del 118 si troverebbero a gestire interventi di emergenza a distanza, senza conoscere i luoghi in cui è richiesto l’intervento e potendo contare solo sui sistemi gps satellitari in dotazione alle ambulanze.
Inoltre, Grassi e Rebecchi avanzano il rischio che, perdendo la propria autonomia locale, il 118 di Piacenza possa cessare la propria collaborazione con i volontari piacentini. Nell’intervento di emergenza-urgenza, infatti, i volontari oggi vengono affiancati via radio dai professionisti del 118, supporto che potrebbe venire meno. Grassi e Rebecchi chiedono pertanto di prendere parte alla discussione sul progetto dell’area vasta. Hanno già contattato la dirigenza di Ausl per chiedere rassicurazioni ed entrambi sono rimasti molto soddisfatti delle risposte date da Andrea Bianchi e Maurizio Arvedi rispettivamente direttore generale e direttore sanitario dell’azienda sanitaria locale.