Non basterebbe un singolo giorno per ricordare tutti i traguardi sociali, politici ed economici conquistati dalle donne: piccoli passi raggiunti con fatica, dopo lotte di genere durate decenni. E non potrebbe essere sufficiente un solo giorno per dire basta alle discriminazioni e alle continue violenze cui esse sono oggetto in molte parti del mondo.
Lo sanno bene le Associazioni piacentine e la Commissione delle Elette che, in occasione dell’8 marzo, hanno messo in campo un ricco programma di eventi e manifestazioni spalmate sul calendario fino al 13 aprile. Quello della violenza sulle donne è un tema diventato, oggi più che mai, di stretta attualità, latente e spesso sommerso nell’ambito familiare.
«L’8 marzo – ha dichiarato Katia Tarasconi, assessore alle Pari Opportunità – non deve essere una festa di semplici e inutili proclami. La piaga della violenza sulle donne è un virus di portata globale e Piacenza purtroppo non ne è immune». D’altronde, l’omicidio della giovane donna assassinata questa mattina in Via Calciati pare essere una triste conferma di questo. «Ieri a Brescia, oggi a Piacenza. Donne – ha continuato la Tarasconi – vittime della stessa efferata violenza. Questo impone una riflessione profonda e vera, a tutti i livelli della società».
La conferenza stampa di presentazione degli eventi in programma per l’8 marzo, non poteva che aprirsi con parole di dolore e indignazione per l’omicidio della donna ecuadoregna. Tre i morti ammazzati nella nostra città negli ultimi anni, tre donne vittime di una violenza inaudita. « Occore dire basta. Invertire la rotta, senza dare per scontato le conquiste passate », ha chiosato la Tarasconi.
Il cammino verso la parità di diritti continua ad essere in salita, una strada tortuosa di cui, ancor’oggi, non si intravede la fine.