La manifestazione “Piacenza Jazz Fest” prosegue domenica 4 marzo 2012 con un gradito “fuori programma” a ingresso libero, il Concerto Yamaha con aperitivo, in programma alle ore 18.30 al “Milestone” di Piacenza (Via Emilia Parmense, 27; il servizio bar sarà attivo dalle ore 18.00). L’evento è organizzato in collaborazione con “Yamaha Music Europe GmbH – Branch Italy”, che consolida la collaborazione avviata lo scorso anno con il “Piacenza Jazz Fest” e porta sul palco del “Milestone” cinque musicisti di grande spessore artistico, non a caso tutti “endorsers” della Yamaha: Andrea Tofanelli alla tromba, Mattia Cigalini al sax alto, Mario Zara al pianoforte, Riccardo Fioravanti al contrabbasso e Tony Arco alla batteria.
Il trombettista toscano Andrea Tofanelli, classe 1965, è attivo nell’ambito della musica jazz, pop e classica e si é esibito con un numero considerevole di band statunitensi, italiane ed europee, calcando i palchi dei più prestigiosi teatri e sale da concerto. Ha, inoltre, partecipato a importanti festival internazionali. Negli ultimi quindici anni ha preso parte a moltissime produzioni televisive (Rai, Mediaset, La7, SKY), è apparso come trombettista in alcuni film e ha registrato innumerevoli spot pubblicitari. Come session-man ha registrato per alcune delle più importanti sale d’incisione e tra pop, jazz, musica latina e colonne sonore, ha inciso più di 400 dischi, collaborando con prestigiosi artisti nazionali e internazionali; nell’ambito della sua corposa produzione discografica, ricordiamo il suo primo disco di jazz come solista, Mattia’s Walk & Tribute To Maynard Ferguson, edito dalla Splasc(H) Records nel 1999; Ricordo di…Napoli, un omaggio alla musica napoletana edito da Fonotecnica nel 2001 e il disco More Than Just Friends, registrato come prima tromba e solista con la “Dani Felber Big Band”, che ha vinto il prestigioso “Swiss Jazz Award” nel 2009. Tofanelli svolge un’intensa attività didattica e dal 2000 è direttore artistico del “Dean Benedetti Jazz Festival” di Torre del Lago Puccini (LU).
Il giovanissimo saxofonista piacentino Mattia Cigalini, classe 1989, è un’autentica “nuova promessa” del jazz italiano, ormai noto anche a livello internazionale: ha già suonato in Giappone e nel 2011 è risultato secondo nella categoria “Nuovi Talenti” del prestigioso sondaggio indetto dalla rivista “Musica Jazz”. Cigalini mette la padronanza tecnica acquisita al Conservatorio a servizio della ricerca più curiosa e libera delle possibilità melodiche. A diciannove anni ha inciso un suo personale progetto con Enzo Bosso e Tullio De Piscopo e ha da poco pubblicato il suo nuovo album “Res Nova”, una lunga suite che nasce da un semplice tema e nella quale è evidente la mediazione continua tra libertà improvvisativa e struttura compositiva.
Il pianista piemontese Mario Zara svolge un’intensa attività didattica e ha all’attivo numerose collaborazioni con artisti del calibro di Paolo Fresu, Roberto Martinelli, Massimo Manzi, Paolino Dalla Porta, Piero Leveratto, Attilio Zanchi, Gianni Cazzola, James Calderazzo, Andrea Dulbecco, Fabrizio Bosso, Emanuele Cisi, Giovanni Falzone, Claudio Fasoli e Mauro Negri. Collabora come arrangiatore con il produttore discografico Gianni Daldello e ha realizzato alcuni arrangiamenti per il programma di Rai 2 “Ci vediamo in TV” condotto da Paolo Limiti e per il CD di Tiziana Rivale “Angelo Biondo”. Ha collaborato come pianista e arrangiatore alla realizzazione di quattro Cd dell’opera “Mogol musica e poesia”. Nel febbraio 2005 è uscito il primo album a suo nome, Songs (Abeat Records), realizzato in trio con Marco Ricci al contrabbasso e Massimo Pintori alla batteria. Nel 2006 forma un nuovo trio, i “Private Tales”, con il contrabbassista Yuri Goloubev e il batterista Marco Zanoli, con cui incide un nuovo album dal titolo omonimo e con cui ottiene notevoli consensi di pubblico e di critica nell’ambito di alcuni importanti Jazz Festival. Quasi contemporaneamente inizia la sua collaborazione con uno dei miti del jazz italiano, il saxofonista Claudio Fasoli: entra a far parte del suo nuovo “Quartetto Emerald” e nel 2007 incide Promenade, primo album di questo ensemble. Sempre con il saxofonista Claudio Fasoli, incide, inoltre, un brano in duo dal titolo Raw, incluso in una compilation sul tema della guerra (Amirani Records).
Il contrabassista milanese Riccardo Fioravanti ha iniziato a suonare il basso elettrico nel 1973 e dopo soli tre anni di attività era già entrato negli studi di registrazione come session-man e aveva realizzato la sua prima tournée con il cantautore rock dell’area alternativa milanese Alberto Camerini. La sua carriera si è sviluppata per molti anni su piani paralleli, sia in ambito jazz, sia in ambito pop, con innumerevoli collaborazioni. Ha suonato negli anni ’80 con l’Orchestra Ritmica della Rai e nei primi anni ’90 è stato tra i membri della rinata Orchestra del Festival di Sanremo. Nello stesso decennio ha collaborato con Bob Mintzer, Phil Woods, Lee Konitz, Clark Terry, Toots Thielemans, Slide Hampton, Charlie Mariano, Bob Moover, Barney Kessel, Ronnie Cuber, Jimmy Owens, Jesse Davis, George Gruntz, Bruce Forman, Francis Boland, Rick Margitza. Fioravanti ha partecipato anche a concerti di Ray Charles, Sarah Jane Morris, Chico Buarque De Hollanda e Stevie Wonder. Dal 2000 si dedica stabilmente al jazz, collaborando a registrazioni in studio e in concerti con Enrico Rava, Paolo Fresu, Flavio Boltro, Fabrizio Bosso, Marco Tamburini, Bob Bonisolo, Michael Rosen, Pietro Tonolo, Stefano Cantini, Giulio Visibelli, Piero Odorici, Gabriele Mirabassi, Sandro Gibellini, Alessio Menconi, Stefano Bollani, Dado Moroni. Parallelamente a un’intensa attività di insegnamento, ha iniziato a sviluppare propri progetti e formazioni a suo nome, come il “Bill Evans Project” e il gruppo “Note Basse”, con i quali ha prodotto due cd.
Il batterista milanese Tony Arco, classe 1967, ha iniziato le prime esperienze professionali intorno ai diciotto anni con vari gruppi locali, ma il suo primo ingaggio jazzistico di rilievo è stato con il pianista Piero Bassini. Durante un’esperienza formativa negli States, durata cinque anni, ha perfezionato lo studio dello strumento con maestri del calibro di Bob Moses e Alan Dawson e ha suonato al “Wally’s Jazz Club” di Boston, con i gruppi di Roy Hargrove e di Antonio Hart e con tanti altri musicisti americani, tra i quali John Medesky e George Garzone. Al suo ritorno in Italia, nel 1992, rientra velocemente nel circuito professionale milanese e diventa il batterista dei gruppi di Gigi Cifarelli, Mario Rusca e Antonio Farao’, nonché della Big Band di Demo Morselli, con cui successivamente suonerà per alcuni mesi al “Maurizio Costanzo Show”. Nel 1995 l’importante incontro con Enrico Intra e Franco Cerri, che gli offrono la cattedra di docente alla prestigiosa Scuola Civica di Jazz a Milano, oltre al ruolo di batterista nella Civica Jazz Band e di direttore del gruppo di percussionisti “Time Percussion”, ensemble stabile della scuola. Oggi Arco è considerato unanimemente un punto di riferimento della didattica, oltre ad essere coinvolto in collaborazioni artistiche ai massimi livelli del jazz italiano e internazionale. Attualmente è membro della “Montecarlo Nights Orchestra” di Nick The Nightfly e collabora con la Big Band di Paolo Tomelleri e la “J.W. Orchestra” di Marco Gotti, con cui ha realizzato il progetto “The Drummers’ Battle”, in cui duetta con colleghi batteristi. Ha, inoltre, all’attivo una copiosa produzione discografica, con oltre trenta cd registrati.
La manifestazione “Piacenza Jazz Fest” si fregia del patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali ed è organizzata dall’Associazione culturale “Piacenza Jazz Club”, con il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano, della Regione Emilia-Romagna, del Comune e della Provincia di Piacenza e l’adesione di alcune realtà istituzionali e imprenditoriali del territorio
Il festival prosegue con il concerto del gruppo Swing Brother Swing presso la Casa Circondariale di Piacenza, riservato ai detenuti (in collaborazione con l’Associazione di volontariato penitenziario “Oltre il muro”), mentre il prossimo appuntamento pubblico è in programma venerdì 9 marzo, al “Milestone” di Piacenza, nell’ambito della rassegna “Jazz Club!”: Paolo Badiini Quartet con il progetto “Save the flag” (ore 22.00).