Le domande degli studenti di oggi di fronte alle immagini della tragedia della Shoah. E’ questo il senso della mostra “La storia non è finita in quel modo” allestita da due classi del liceo Melchiorre Gioia di Piacenza, in occasione della Giornata della Memoria. Un lavoro di ricerca e di riflessione, quello completato dai ragazzi, che è stato presentato ufficialmente questa mattina al presidente della Provincia Massimo Trespidi e alla dirigente scolastica Gianna Arvedi. I pannelli con le immagini in bianco e nero della tragedia dell’Olocausto arrivano direttamente dall’International School for Holocaust Studies del museo Yad Vashem di Gerusalemme. Un prestito d’eccezione, che i ragazzi della classe quinta Scientifico B (coordinati dalle insegnanti Enrica Cipolla e Marisa Cogliati) e della classe prima Liceo A (coordinati dai docenti Cristina Bonelli, Noemi Perrotta e Marco Rispoli) hanno saputo valorizzare attraverso la contestualizzazione storica e la risposta ad alcuni quesiti come “Chi è il diverso oggi?”, “Come si arriva a negare agli altri la dignità di essere umani?”, “Dopo tanta sofferenza è possibile riaprirsi alla bellezza e alla gioia?”.
“I documenti esposti – ha detto il presidente Trespidi agli studenti, ricordando la teoria della filosofa Hannah Arendt – scuotono la memoria e dimostrano come per cambiare le sorti della storia non siano necessari grandi movimenti ma piuttosto iniziative individuali. Non solo non dobbiamo dimenticare ciò che è stato in passato, ma è nostro compito ricordare nel presente la lezione della storia”. Il presidente Trespidi ha quindi invitato gli studenti presenti a partecipare nel mese di luglio in Provincia alla “Settimana della Mondialità”. “In quell’occasione – ha detto – giovani da tutto il mondo faranno visita a Piacenza. Sarà anche l’occasione per far incontrare ragazzi israeliani e palestinesi: è questo lo spirito di integrazione che è necessario perseguire affinché gli errori del passato non si ripetano più”.
A guidare il presidente Trespidi e la dirigente Arvedi nella visita alla mostra sono stati gli studenti Lorenzo Dallavalle, Giulia Bergamaschi e Andrea Scorsoglio. La mostra rimarrà aperta al pubblico dal lunedì al venerdì (fino alle 17,30) per tutto il mese di marzo.