AGGIORNAMENTO – Sarà convalidato oggi l’arresto di Davide Ferrari fabbro 47enne di Fidenza e dell’amica 34enne di Busseto, Filomena Fiato Coppola, i due che avrebbero assoldato un killer per uccidere Lilia Negri di 66 anni, commerciante di antiquariato mantovana. Il killer, un uomo moldavo, sapeva però di dover rapire una donna, non di doverla uccidere. E così ha fatto un passo indietro e ha denunciato tutto ai carabinieri. «Non so perché mi volessero fare del male», racconta la Negri. E anche le spiegazioni della coppia arrestata sono parse troppo confuse per chiarire il movente.
La fossa era già pronta per il tentato omicidio sventato dai carabineri
AGGIORNAMENTO – Era probabilmente destinata alla vittima predestinata, una donna mantovana titolare di una licenza da ambulante, la buca in riva al fiume Chero trovata dai carabinieri di Parma in localit Travazzano di Carpaneto. Dietro ci sarebbe la vicenda di un uomo e una donna residenti nella Bassa, tra Fidenza e Busseto, che avevano assoldato un killer moldavo per uccidere la donna e poi seppellire il suo cadavere in riva al Chero. Ma lo straniero assoldato per ucciderla si sarebbe pentito permettendo ai carabinieri di intervenire prima che il piano criminale potesse essere messo in atto. Le indagini sul caso sono comunque ancora in corso.
NOTIZIA ore 7.30 – Una storia che ha dell’incredibile. Un omicidio pianificato nei minimi dettagli. Persino il luogo dove gettare il cadavere, che è stato rinvenuto nel piacentino. La vittima potenziale una donna. In manette sono finite due persone, uno di Busseto e l’altro di Fidenza. I militari hanno trovato anche il luogo dove i due avrebbero voluto lasciare il cadavere: una fossa scavata in riva al Chero vicino a Travazzano di Carpaneto. La potenziale vittima sarebbe un’ambulante di 55 anni di Mantova. Dalle prime informazioni sembra che i mandanti dell’omicidio avessero ingaggiato un killer moldavo.