Tempi di pagamento Asl, Piacenza al di sotto della media regionale

Questa mattina durante la seduta congiunta delle commissioni “Bilancio, affari generali ed istituzionali” e “Politiche per la salute e politiche sociali”, l’Assessore regionale alla sanità Carlo Lusenti ha riferito sui tempi con i quali le Asl pagano i fornitori. I tempi medi vanno dai 258 giorni per i servizi in appalto ai 278 giorni per i beni economali, numeri che migliorano nel caso di Piacenza, dove i giorni di attesa per servizi in appalto si riducono a 210, mentre per i beni economali a 240.

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“Rispetto ai 293 giorni registrati a livello regionale nel 2011 – informa il consigliere piacentino del Pd Marco Carini, componente della commissione “Politiche per la salute” – la situazione è leggermente migliorata. Questo è stato possibile sopratutto grazie al Governo Monti, che a fine 2011 ha sbloccato 125 milioni di euro stanziati dalla Giunta Emilia-Romagna e che sono serviti a pagare i fornitori. Già dal prossimo mese, inoltre, ci sarà un nuovo miglioramento grazie alle risorse straordinarie provenienti dallo Stato pari a 389 milioni di euro.”

“Il problema dei ritardi nei pagamenti ai fornitori – sottolinea Carini – è comune a tutte le Regioni italiane (tempo medio di pagamento 305 giorni) ed è dovuto ai ritardi del flusso dei pagamenti provenienti dal Fondo nazionale. L’Emilia Romagna, nonostante nel 2011 avesse un credito verso lo Stato di 785 milioni di euro, è riuscita a fare meglio di altre regioni, ma la situazione va affrontata a livello strutturale. Anche nel caso di Piacenza, dove tuttavia i tempi di attesa sono più contenuti rispetto ad altre province emiliane”.

Per il consigliere regionale Pd “occorre ridisegnare il patto per la salute in modo da tenere conto di tutte le criticità introdotte dal Governo Berlusconi, e proprio su questo tema la Regione Emilia-Romagna intende portare una propria proposta alla Conferenza Stato Regioni.” “Oltre a questo – conclude Carini – occorre affrontare con coraggio una nuova stagione nelle politiche di bilancio, che ci consenta di rivisitare il sistema regionale dei pagamenti ai fornitori di beni e servizi.”