“Ho avviato un percorso da tempo e la mia disponibilità l’ho sempre avuta e sempre data”. Così l’assessore provinciale Andrea Paparo ha confermato, seppur tra mille distinguo, la sua candidatura per le primarie del Pdl. Una decisione da tempo ventilata e per la quale si dovrà ancora attendere qualche giorno sull’ufficialità (sono sei i giorni utili per presentare le candidature) ma che dopo il coordinamento provinciale di ieri non sembra più essere un mistero.
Una candidatura, la sua, vincolata dal percorso tenuto finora dal pidiellino: “Credo che il ragionamento sulle primarie debba essere visto in un’ottica più ampia. Non si tratta di primarie del Pdl ma primarie di un’area politica che crede in un’alternativa alla coalizione di governo di questa città e quindi l’ipotesi di avere Paolo Dosi come sindaco di Piacenza” e ha poi precisato, distaccandosi sempre più dal partito: “Dalle primarie dovrà uscire un sindaco di tutti i piacentini e non dai partiti”.
E così, alla domanda se la sua candidatura fosse ormai scontata – anche alla luce del sondaggio interno che lo ha visto prevalere nettamente sugli altri – Andrea Paparo ha risposto: “Di scontato nella via non bisogna mai dare nulla. Io però ho avviato da tempo un percorso di partecipazione con tanti giovani, anche attraverso i social network, per capire assieme a loro se è un progetto che possiamo portare avanti. Da solo si può fare ben poco”.
E dopo aver spiegato lo spirito con il quale ha deciso di impegnarsi per la corsa, prima al partito e poi alla poltrona di sindaco: “Si dà voce a un movimento generazionale” ha chiosato: “La mia disponibilità l’ho sempre avuta e sempre data a quel tipo di progetto. Quindi sono valutazioni che faremo in maniera chiara e trasparente nei prossimi giorni”.