Peppe Servillo in \”Memorie di Adriano – Canzoni del Clan di Celentano\”

Domenica 26 febbraio Peppe Servillo presenterà a Piacenza il suo spettacolo intitolato “Memorie di Adriano – Canzoni del Clan di Adriano Celentano”. Appuntamento alle 18.30 allo Spazio “Le Rotative”, Via Benedettine 66 – ore

Radio Sound

Attinge dal grande baule della nostalgia “Memorie di Adriano. Canzoni del Clan di Adriano Celentano”, lo spettacolo che un gruppo di amici musicisti riuniti insieme per dare vita ad un evento artistico impediribile. La band è composta da: Peppe Servillo voce, Javier Girotto sax, Fabrizio Bosso tromba, Furio Di Castri contrabbasso, Rita Marcotulli pianoforte, Mattia Barbieri batteria.

 

Adriano Celentano – spiega Servillo alla presentazione del progetto – è cresciuto in un periodo di grandi trasformazioni culturali e sociali, ha coltivato un terreno compositivo ampio e fertile manifestando sempre un profondo senso di impegno civile, a volte con modi un po’ criptici e misteriosi.

Oltre ad essere stato un grande interprete e compositore, Celentano è stato il catalizzatore di un piccolo gruppo di artisti che ha tracciato un’impronta profonda nella storia della musica italiana. Il Clan ha adattato il rock di Elvis Presley e il soul di Wilson Pickett e Ben King al sound italiano. Ha prodotto canzoni impegnate e riflessive e canzoni leggere e di disimpegno.
Al suo interno si muovevano personaggi come Don Backy e Ricky Gianco. E insieme a loro muoveva i primi passi quello che sarebbe diventato uno dei più incredibili artisti della storia della musica in Italia, Demetrio Stratos. Il Clan era una sicuramente grande fucina di artisti e ha sicuramente aperto una nuova strada per la canzone italiana.
Abbiamo scelto Celentano per ritrovare le canzoni che cantavamo da ragazzi guidando le nostre prime automobili o intorno ai falò sulla spiaggia – canzoni che hanno fatto anche la “nostra” storia e che non abbiamo mai dimenticato.

E abbiamo scelto Celentano anche perché le sue sono canzoni che non abbiamo mai suonato – del resto sarebbe difficile immaginare “Il ragazzo della via Gluck” nel repertorio di un musicista di jazz o “Pregherò” in quello di Peppe Servillo.

Beh, questo è il senso della sfida che affrontiamo con Peppe, Fabrizio, Javier, Rita e Mattia. Una sfida che tratteremo con quel senso di rispetto, disillusione e ironia che si è rivelato la vera magia del nostro incontro.

Un gioco per raccontare il mondo di oggi con “Una carezza in un pugno” e “Storia d’amore” ­ così come “Azzurro”, “Stai lontana da me”, “Sognando”, “Sei rimasta sola” e “Sotto le lenzuola” e tante altre ancora.