Un ponte lanciato tra passato e futuro, un piccolo collegamento che ancòra saldamente due facce della stessa società: tradizioni piacentine e ricerca medico-scientifica. Sono questi i due motivi conduttori della serata benefica promossa dalla Circoscrizione 2, dal circolo il Tulipano e dall’associazione piacentina per lo studio e la cura delle leucemie (A.P.L.). “Piacenza solidale nella tradizione popolare”, questo il titolo dell’iniziativa, avrà luogo venerdì 24 febbraio alle ore 21, presso il salone teatro della Parrocchia della Sacra Famiglia in via Montebello dove andranno in scena due commedie in dialetto piacentino: “La Cunfession” e “Cinu, che passion!”, entrambe offerte e realizzate dalla compagnia teatrale i Dialettali. A seguire canzoni in dialetto piacentino interpretate – grazie al contributo tecnico di Domenico Grassi – da Sabrina Lamberti, Gianna e Mario Casella e per finire un rinfresco finale. Il ricavato dello spettacolo e i fondi raccolti dall’ APL saranno interamente devoluti all’Unità Operativa di Ematologia dell’Ospedale G. da Saliceto.
“Questa manifestazione – ha affermato Pier Angelo Solenghi, presidente della Circoscrizione 2 – nasce dal suggerimento del Tulipano: unire in una serata due aspetti diversi ma facenti parte della stessa società. Ricerca e tradizione, per poter dare il nostro contributo alla lotta contro le leucemie”.
A presentare l’iniziativa, questa mattina nella Circoscrizione 2, oltre al presidente Solenghi, anche Ave Marenghi, Ilena Tosca del Tulipano, Mara Tei Conti dell’A.P.L. e il dottor Daniele Vallisa, responsabile dell’Unità Operativa di Ematologia di Piacenza.
“La nostra associazione – ha dichiarato Mara Tei Conti, presidente A.P.L. – nasce nel 1987, con l’intento di aiutare non solo i pazienti affetti da leucemie nel condurre uno stile di vita più sereno, ma anche di contribuire alla ricerca di fondi necessari per lo sviluppo di tecnologie avanzate nella lotta contro queste gravi malattie. Questa manifestazione particolare ha l’obiettivo profondo di informare e parlare di un problema tanto serio attarverso la leggerezza delle commedie”.