La cassa integrazione cala in tutta l’Emilia Romagna rispetto a dicembre scorso, ma diminuisce soprattutto a Piacenza dove si registra il calo più sensibile (-79,5%). La nostra città è al nono posto nella classifica delle città italiane con la più alta diminuzione di ore di cassa integrazione. In calo le ore di cassa integrazione anche rispetto a un anno fa (-50,4%). Guardando invece ai comparti, e’ evidente come il maggior numero di ore di cassa integrazione concessa a gennaio 2012 si concentri nell’industria (2.368.374, pari al -32,5% rispetto a dicembre), seguita da commercio (579.294, -45% su dicembre), artigianato (512.275, -32,3%)) ed edilizia (249.526, -58%). Le restanti 9.494 ore coprono diversi settori. Il rapporto della Uil dedica poi un focus alla cassa integrazione in deroga che in Emilia-Romagna ha un’incidenza del 36,9.
Per quanto riguarda le diverse province, c’e’ da dire che il calo piu’ sensibile delle ore di cassa a gennaio si e’ registrato a Piacenza (-79,5% su dicembre) che infatti risulta al nono posto tra le province con la diminuzione piu’ forte. In assoluta controtendenza, invece, Reggio Emilia, dove le ore sono aumentate addirittura del 156,9%, a causa soprattutto dell’aumento di cassa integrazione straordinaria (+71,4%) e in deroga (404,1%). Reggio, non a caso, e’ sesta in tutta Italia per il piu’ alto aumento fra dicembre e gennaio. In tutte le altre province dell’Emilia-Romagna, invece, le percentuali sono in diminuzione: -65,3% a Parma, -33,3% a Modena, -43,5 a Bologna, -52,7 a Ferrara, -46,8% a Ravenna, -54,4 a Forli’-Cesena, -42,4 a Rimini. Reggio Emilia anche rispetto a un anno fa vede crescere le ore di cassa integrazione del 67,4%, mentre in tutte le altre province il raffronto con gennaio 2011 registra un dato in calo: -50.4% a Piacenza, -3,5% a Parma, -21,7% a Modena, -50,5% a Bologna, -56,1% a Ferrara, -27,1%a Ravenna, -0,8% a Forli’-Cesena, -43,6% a Rimini.