Non è stato affrontato ieri nel corso del direttivo del Pd, lo spinoso tema delle dimissioni dell’ex segretario dei Democratici di Sinistra Flavio Chiapponi, almeno stando a quanto dichiarato dall’attuale segretario provinciale Vittorio Silva che, dice, affronterà a breve l’argomento con il diretto interessato. Una decisione quella di Chiapponi affidata a una lettera, che denuncia una gestione del partito a livello locale, affidata ad un cerchio interno ristretto, formato dal sindaco Roberto Reggi, dal deputato Paola De Micheli e dal consigliere regionale Marco Carini.
Una direzione provinciale del Partito Democratico di Piacenza, quella di ieri sera, in gran parte dedicata all’esito delle elezioni primarie e alle prossime mosse in vista delle comunali del capoluogo, in calendario nel mese di maggio.
Nella sua relazione introduttiva, il segretario provinciale Vittorio Silva è tornato ad analizzare il risultato delle consultazioni interne al centrosinistra conclusesi con la vittoria di Paolo Dosi. “L’ampia partecipazione popolare che hanno riscosso – ha affermato – le elezioni primarie a Piacenza sono un successo di tutto il Partito Democratico che ha messo in campo i due candidati più forti. Il significativo consenso ottenuto sia da Paolo Dosi che da Francesco Cacciatore ha concorso in gran parte a determinare la grande affluenza ai seggi”. Come ha ricordato, durante il suo intervento davanti alla direzione, il segretario regionale Stefano Bonaccini: “Piacenza è la città emiliana dove si è registrata la maggiore partecipazione alle primarie nei capoluoghi dove si sono celebrate tra il 2011 e 2012”. “Ora in tempi rapidi – ha proseguito Silva – la direzione provinciale si riunirà nuovamente per affrontare le tappe di avvicinamento al voto, con la definizione del programma elettorale e della lista del Pd e per affrontare la questione delle alleanze”.
Spetterà al candidato sindaco Paolo Dosi esaminare questi temi ed in particolare la possibilità di allargare il perimetro della coalizione che lo sosterrà, magari con l’apporto di una lista civica che si riconosca nel progetto elettorale. Dal canto suo, Dosi ha affermato che il suo approccio di lavoro nelle prossime settimane sarà di tipo “inclusivo”: con l’obiettivo di unire il Partito Democratico e, sul piano della coalizione, esplorare eventuali convergenze con forze e realtà anche al di fuori dell’attuale centrosinistra.