Imposte evase, triplicate le segnalazioni dei cittadini

“In aumento la qualità dei rilievi e la sensibilità della cittadinanza”. Sono i due aspetti sottolineati dal Colonnello Maurizio De Panfilis durante la presentazione del Rapporto Annuale della Guardia di Finanza.

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Le fiamme gialle hanno così voluto sottolineare gli aspetti che, in periodo di crisi, permettono una migliore percezione della loro attività.

La maggiore cura dei rilievi permette infatti di diminuire i contenziosi e quindi i tempi di riscossione delle imposte non regolarmente versate.

La sensibilità della cittadinanza, invece, ha portato ad essere triplicate le segnalazioni da parte dei piacentini per irregolarità percepite. Questo permette un supporto ai militari della Guardia di finanza e una maggiore partecipazione al recupero delle imposte evase.

Nel 2011 l’attività delle Fiamme Gialle piacentine, è stata rivolta principalmente a:

  1. 1.     consolidare la lotta all’evasione e all’elusione fiscale;
  2. 2.     intensificare del contrasto alle truffe sui finanziamenti pubblici, sia nazionali che comunitari, della tutela dei mercati dei capitali e dei beni e servizi;
  3. 3.     rafforzare la lotta alla criminalità economico-finanziaria e ai traffici illeciti.

 

Anche per lo scorso anno tutti gli obiettivi numerici assegnati a questo Comando Provinciale sono stati raggiunti. Sostanziale è stato l’innalzamento qualitativo degli interventi effettuati e rivolti particolarmente all’immediato e concreto recupero in termini di risorse finanziarie. La conferma di ciò viene dall’analisi dei dati relativi all’adesione ai verbali di constatazione che vede la provincia di Piacenza emergere sia per il numero di adesioni che per gli importi di base imponibile recuperata a tassazione, ed IVA evasa, ad essi collegati.

Infatti nel periodo “gennaio – dicembre 2011”, la Guardia di Finanza di Piacenza ha constatato complessivamente una base imponibile da recuperare a tassazione di 236 milioni di euro, con un incremento rispetto all’anno precedente, di circa il 40%, ed oltre 80 milioni di euro di Iva evasa (dovuta e non versata) registrando un incremento pari al 111,58% di quello constatato nell’anno precedente.  

Nel contrasto all’economia sommersa sono stati individuati complessivamente 28 evasori totali (16 in meno rispetto all’anno scorso). Tuttavia, il miglioramento qualitativo delle attività ispettive condotte dai finanzieri ha permesso di constatare una base imponibile sottratta a tassazione di oltre 61 milioni di euro e soprattutto un Iva evasa superiore a 42 milioni di euro (registrando un incremento rispetto al 2010 del 103,49%).

Nel corso degli ordinari controlli e durante specifici interventi a massa, sono stati scoperti 51 lavoratori irregolari, dei quali 45 dipendenti cosiddetti “in nero” e 6 dipendenti “in grigio”.  

Le persone denunciate per i reati fiscali sono state 91 (con un incremento del 65,45%) mentre le violazioni accertate sono state 77 (+18,46% rispetto al 2010), per i più svariati delitti tributari, dalla “dichiarazione fraudolenta ed infedele” alla “omessa presentazione delle dichiarazioni dei redditi e dell’IVA”, all’”emissione di fatture per operazioni inesistenti” e per “occultamento o distruzione delle scritture contabili”.

Nel settore della Polizia Giudiziaria, sono state denunciate, 16 persone per reati fallimentari, di cui 14 tratti in arresto, mentre sono stati eseguiti provvedimenti di sequestro cautelare di immobili, terreni, autoveicoli, quote societarie ed altre proprietà per un valore superiore a 60 milioni di euro.

Nel settore dell’evasione fiscale internazionale, oltre al costante impegno nel contrasto delle frodi all’IVA, le fiamme gialle hanno continuate a svolgere specifiche attività nei diversi filoni di interesse nazionale che hanno coinvolto anche persone fisiche e giuridiche di questa Provincia. Tra le citate attività – effettuate con l’esecuzione di specifici controlli finalizzati al “rientro” in Italia dei capitali detenuti all’estero e “sconosciuti” al fisco – si annovera l’ormai nota  LISTA FALCIANI e LISTA PESSINA. Le attività concluse hanno permesso di constatare “elementi positivi di reddito” non dichiarati per circa 3 milioni di euro.

Controlli strumentali: sono state effettuate 2.682  ispezioni sul corretto rilascio degli scontrini e delle ricevute fiscali (le mancate emissioni da parte degli esercenti sono risultate 1069 pari al 39,85%) che hanno determinato un incremento di controlli irregolari superiori al 8% rispetto all’anno 2010.

In esito alle segnalazioni proposte da questo Comando Provinciale, la D.R.E. di Bologna, ha adottato 19 provvedimenti di chiusura, (14 in più rispetto al 2010), mediante l’apposizione dei sigilli alla porta d’ingresso. Altre 11 proposte di chiusura, per reiterate mancate emissioni di scontrini fiscali, sono in attesa di analogo “Provvedimento”.

Nel 2011 in materia di “contrasto al fenomeno del riciclaggio” sono stati effettuati 36 approfondimenti sulle cosiddette “segnalazioni per operazioni sospette” nonché 3 ispezioni sull’esatta applicazione della normativa antiriciclaggio che regola l’attività degli agenti di intermediazione finanziaria.

Tra i poliedrici servizi svolti dal Corpo, merita particolare menzione un’importante indagine condotta nell’ambito dei controlli fiscali nel settore delle accise e di reati associativi finalizzati al contrabbando di oli lubrificanti. L’attività investigativa ha permesso di accertare un consumo in frode di Kg 454.266 di oli lubrificanti, un’evasione di imposta sulle accise pari ad euro 382.492 ed alla denuncia di 5 soggetti.

Nel corso dell’anno sono state controllate anche 201 autovetture di grossa cilindrata che sono confluite nella banca dati “C.E.TE. – Controllo Economico del Territorio, attraverso la quale sarà possibile, mediante l’incrocio dei dati rilevati con quelli contenuti nell’Anagrafe Tributaria, individuare ed estrapolare quei soggetti che presentano significative incongruenze tra la capacità di reddito palesata e quella effettivamente dichiarata.

Gli interventi in materia di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti, condotti anche con l’unità cinofila antidroga, hanno portato al sequestro di  715 gr di hashish e marijuana, 13 gr. di cocaina, 16 gr. di eroina e 98 semi di piante di canapa, determinando l’arresto di 5 persone, 6 denunce a piede libero per detenzione e spaccio di droga e 76 violazioni amministrative.

Per quanto riguarda la lotta alla contraffazione, oltre ai controlli a tutela del “made in Italy”, segnalo un’importante operazione condotta dai finanzieri piacentini  concretizzatasi con il sequestro di 2327 confezioni di cosmetici alterati e potenzialmente dannosi per la salute.

La Guardia di Finanza ha continuato a fornire il proprio contributo per la sicurezza dei cittadini, anche con il controllo del territorio e la vigilanza di obiettivi sensibili, eseguito in collaborazione con la Polizia di Stato e l’Arma dei Carabinieri. In tale contesto sono stati svolti servizi interforze, coordinati dalla Questura, mirati a verificare situazioni di subaffitto o altre situazioni irregolari nella zona di via Roma e dintorni.

 

Va sottolineato, inoltre, l’impegno dell’aliquota piacentina del Corpo specializzata antiterrorismo pronto impiego, che ha concorso:

 –     all’emergenza immigrazione clandestina proveniente dal Nord-Africa, attraverso la fattiva e preziosa collaborazione presso i centri di Lampedusa e Trapani;

–     a mantenere l’ordine e la sicurezza pubblica durante le manifestazioni di protesta “NO TAV” verificatesi in Val di Susa.

E’ opportuno mettere in risalto l’importanza del nostro servizio di pubblica utilità “117”, con il quale, entrando in contatto con gli operatori della “sala operativa”, è possibile chiedere l’intervento di una pattuglia od ottenere notizie ed informazioni sul Corpo. Nel 2011 le richieste d’intervento giunte al citato numero pubblico sono triplicate rispetto al 2010; il dato sottolinea la maggiore sensibilità e consapevolezza del cittadino nel contribuire fattivamente a perseguire le condotte illecite.

Con ciò la Guardia di Finanza si impegna ad evitare la creazione di sacche d’impunità e tutelare gli operatori commerciali regolari dalla sleale ed illecita concorrenza.

Il piano d’azione a cui la Guardia di Finanza darà corso nel 2012 proseguirà sulla scia delle linee guida tracciate per il 2011 ponendo particolare riguardo al potenziamento della lotta all’evasione e all’elusione fiscale in ogni sua forma.

La responsabile e preziosa collaborazione, a cui tutti siamo chiamati, accresce l’espressione della lotta a tutte le minacce alla stabilità sociale e produttiva del paese Italia, favorendo il ripristino del rispetto delle regole, la ripresa della crescita e la tutela delle fasce più deboli.