Considerando la situazione generale pressoché invariata risulta ancora più significativo che uno dei pochi aumenti riguardi la NIDIL (Nuove Identità di Lavoro), dedita al sostegno dei lavoratori sotto contratti non tradizionali, che offrono quindi prestazioni occasionali o lavoratori autonomi possessori di partita IVA individuale, lavoratori interinali o precari in genere. Questo dato risulta emblematico delle difficoltà che i lavoratori incontrano nel convivere con i nuovi rapporti di lavoro odierni, sempre meno efficaci nel garantire sicurezza finanziaria. Altro dato da sottolineare e che porta ad interrogarsi è il forte calo della categoria FILLEA (Federazione Italiana Lavoratori Legno Edili e Affini) il cui ambito di competenza è al centro della cronaca economica di questo periodo, in primis con la vicenda RDB e con la generale difficoltà delle aziende locali. Un calo che potrebbe vedere tra le cause anche l’inserimento nel panorama locale dei Cobas. Significativo anche il dato che indica un sensibile aumento di extracomunitari tra i tesserati.
Cgil ha presentato poi la terza edizione di “Piacenza, la sua economia, il suo lavoro”. L’incontro che si svolge ogni anno si concretizza in un confronto tra CGIL e categorie lavorative, per discutere insieme i dati dell’ “Osservatorio sull’economia e il lavoro in Provincia di Piacenza”. In pratica si tratta di un progetto di ricerca che si pone l’obiettivo di monitorare l’andamento dell’economia locale. Appuntamento Lunedì 13 Febbraio nella Sala Nelson Mandela della Camera del Lavoro. Parteciperanno Andrea Paparo, assessore provinciale al lavoro, Emilio Bolzoni, Presidente di Confindustria, Dario Costantini, Presidente di CNA e ovviamente il padrone di casa Paolo Lanna, segretario provinciale di CGIL.