Un febbraio davvero nero per chi deve viaggiare in treno e per i pendolari piacentini che ogni giorno devono prendere il mezzo per recarsi al lavoro. Secondo le lamentele giunte in redazione ( con diverse foto di scalette innevate, porte ghiacciate, neve tra i binari e ghiaccio sui seggiolini) Trenitalia esce puntualmente sconfitta anche questa volta dalla solita emergenza annunciata che, secondo i pendolari piacentini, non ha saputo gestire. Diversi ascoltatori di Radio Sound hanno lamentato il fatto di aver sottovalutato la situazione. Le previsioni infatti si conoscevano già da un po’ di giorni e considerando che ogni inverno nelle regioni del nord Italia nevica abbondantemente, pensavano che l’azienda fosse più che preparata ad affrontare l’allerta meteo causa neve diramata dalla protezione civile. E invece le cose sono andate diversamente con tante cancellazioni di treni e ritardi davvero pesanti.
Questa mattina nel programma Sound City di Radio Sound, è intervenuto Ettore Fittavolini, Presidente dell’associazione pendolari piacentini e non le ha mandate a dire…
“Siamo in una situazione di vergogna – spiega Fittavolini – per un servizio che dovrebbe essere uno dei cardini della società civile. La situazione dei trasporti è allo sbando! In questi giorni i disagi sono stati tanti. Si sa che da quando esiste il mondo, durante l’inverno nel nord Italia fa freddo e ci possono essere ghiaccio e neve, quindi non è niente di imprevedibile. Nel caso specifico si è visto: dilettantismo, impreparazione e assoluta inefficienza del servizio!
Chi sono i maggiori responsabili?
“Non me la prendo con i ferrovieri, ma punto il dito contro i vertici dell’azienda incapaci a gestire una situazione come questa. Quello che emerge oggi, non è altro che la quotidianità di quello che succede tutti i giorni aggravata dal fatto che le condizioni meteo esasperano le cose. Le carrozze gelide, piuttosto che quelle con le porte che non si aprono sono situazioni normali che viviamo tutti i giorni. Le carrozze sporche con la neve dentro sono un ulteriore conferma che c’è qualcosa che non va!”
Una situazione insostenibile…
“E c’è di più… siamo rimasti allibiti di quello che abbiamo letto sui giornali dove c’è qualcuno che dice che alla fine si erano fermati solo pochi treni… Anche stamattina ho visto l’ennesima situazione al limite. Il treno che ho preso delle 7 per Milano aveva solo 5 carrozze anni 70 e a Piacenza era già pieno, e dei 5 scompartimenti, 4 erano al gelo… immaginatevi voi farvi 72 km al freddo (-8) e arrivare a Milano come ghiaccioli perché non avevi altra alternativa, visto che altri treni erano stati cancellati. Ieri sera per salire sul treno abbiamo fatto la corsa perché la maggior parte delle porte risultava bloccata…abbiamo contato 12 porte chiuse!”
La situazione all’estero è migliore.
Certamente! Treni che viaggiano perfettamente in montagna o in zone con temperature tipo -30. Noi dobbiamo paragonarci a quelli che stanno meglio di noi e imparare da loro, senza far passare queste cose come eventi straordinari… anche perché sono situazioni che invece rappresentano la quotidianità. Tutti i soldi vengono messi nell’alta velocità che riguarda il 5% dei viaggiatori italiani mentre il restante che deve viaggiare per lavoro è quotidianamente preso per i fondelli. Inoltre continuiamo ad avere disagi e in cambio solamente una cosa: gli aumenti! Non dimentichiamo che la beffa è arrivata il primo di febbraio quando ci siamo trovati aumentati gli abbonamenti regionali del 23% secco!”