Rdb, la sede di Pontenure perde due terzi del personale

AGGIORNAMENTO – E’ stata chiesta la riduzione di 2/3 del personale della Rdb. L’esito del tavolo di confronto in mattinata, tra l’assessore provinciale al lavoro Andrea Paparo, il responsabile del settore risorse umane di Alias Sacci Massimo Quintavalla e i sindacati ha fatto emergere questo aspetto.

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Oltre a ciò, siverranno ridotti i dipendenti nella sede amministrativa di Pontenure, che però non verrà chiuso e la trattativa continuerà per ridurre i disagi degli operai coinvolti.

Verrà invece rilanciata la lavorazione degli stabilimenti di Borgonovo e Cadeo di terrecotte, prodotto di nicchia che comunque è sembrato avere degli sbocchi commerciali interessanti.

Infine rimane strategico lo stabilimento di Monticelli, anche a livello nazionale.

Continueranno comunque gli incontri anche se non prima di due settimane, visto che si attende l’evoluzione delle disposizioni recepite.

NOTIZIA ore 10.30 – Si trova in corso un nuovo confronto tra sindacati e azienda Rdb promosso dalla Provincia di Piacenza. Dopo l’acquisizione da parte del gruppo Alias Sacci, l’assessore provinciale Andrea Paparo cercherà di discutere su come riqualificare la situazione finanziaria della storica ditta, sulle prospettive degli stabilimenti e sui livelli occupazionali. L’incontro farà da preludio al nuovo aggiornamento del tavolo al ministero dello Sviluppo Economico, fissato per il prossimo 27 febbraio.

Ulteriori aggiornamenti nelle prossime ore.

Altre trattative aperte sul fronte dell’economia piacentina:

Una partita aperta ma che sta avendo sempre meno spazio è quella dei lavoratori della Ceva di Cortemaggiore. Sull’onda lunga della protesta dei facchini alla Tnt, anche alla Ceva la situazione degli operai stranieri è molto simile. Qui la trattativa si sta complicando per due fattori: il primo riguarda un accordo già firmato tra sindacati e azienda sul quale sembra difficile intervenire. Il secondo aspetto è il licenziamento, hanno denunciato i manifestanti, dei lavoratori iscritti al sindacato Cobas che stavano portando avanti la protesta. E anche il sindaco di Cortemaggiore, Gabriele Girometta si sente con le mani legate: “E’ una trattativa interna all’azienda” ha dichiarato”.

Altro incontro per definire il futuro di lavoratori piacentini riguarda quelli della Tamoil di Cremona. Le Rsu e i dirigenti dell’azienda domani saranno faccia a faccia. Il nuovo tavolo di confronto nasce dall’esigenza di chiarire alcune incongruenze riguardanti la ricollocazione dei dipendenti. Di questi una trentina residenti nel piacentino. Da un lato la dirigenza Tamoil starebbe cercando di adempiere al l’accordo, siglato con il Ministero del Lavoro e gli enti locali per ricollocare i lavoratori. Ma dall’altro lato gli ex dipendenti non accetterebbero un’offerta al ribasso.

Coop Avanti e Coop Eridania, invece si uniscono e salvano 20 posti di lavoro. I supermercati di Castelvetro e Busseto, in vista della fusione del prossimo maggio hanno anche previsto l’ampliamento dell’orario di apertura. Una volta terminate le operazioni di aggregazione, hanno assicurato i dirigenti delle due ditte, saranno salvaguardati 40 posti di lavoro, visto che altri dipendenti a rischio si trovavano nel settore ristorazione di Coop Avanti, che in questo modo verrà mantenuto.

Infine il Comitato “Difendiamo la nostra salute” di Alseno è intervenuto per ribadire la propria contrarietà al progetto del Biogas di Lusurasco. Questo perché nel mantenere vivi i rapporti con Conserve Italia, secondo i cittadini riuniti in comitato, l’ente di via Garibaldi sarebbe tornato a far intendere delle aperture sul progetto accantonato.