Al Verdi va in scena lo spettacolo “Le mafie in pentola”

Venerdì 10 febbraio (ore 21, ingresso gratuito fino a esaurimento posti) e sabato 11 febbraio (ore 9, ingresso riservato agli studenti delle classi superiori), arriva al teatro Verdi lo spettacolo “Mafie in pentola-Libera terra il sapore di una sfida”, promosso dal Comune di Fiorenzuola, Coop consumatori nordest e da Libera. L’evento è stato presentato alla stampa dall’assessore alla Cultura del Comune di Fiorenzuola Augusto Bottioni, da Alberto Mori e Remo Barbieri, presidente e consigliere di Coop consumatori nord est. In scena il teatro civile-gastronomico di Tiziana Di Masi, interprete di quello che si può certamente definire uno degli spettacoli rivelazione del 2011, con 65 repliche andate in scena in tutta Italia, toccando anche luoghi simbolo della lotta alle mafie (Corleone, Casal di Principe, Locri, Isola di Capo Rizzuto, San Pietro Vernotico). Tiziana Di Masi, attrice professionista, vive a Bologna e collabora con Carlo Lucarelli, Oliviero Beha, Moni Ovadia, Marco Baliani, Gigi Dall’Aglio, lavora per varie compagnie nazionali e contemporaneamente realizza dal 2000 progetti di teatro civile (ProgettoTeatroMemoriaStorica). Nasce nel 2005 il suo Teatro Gastronomico per la promozione di una cultura del cibo che la porta nei migliori festival enogastronomici italiani a interpretare in modo originale l’interazione fra teatro e cucina, fra arte e mondo della ristorazione, con il coinvolgimento di alcuni professionisti (chef e maitre) del settore.
L’inchiesta giornalistica condotta da Andrea Guolo (premio Cronista dell’anno 2011) sui terreni confiscati alle mafie e sui prodotti che le cooperative di Libera Terra sono state capaci di ottenere da quei terreni, è stata trasformata da Tiziana Di Masi in uno spettacolo brillante, goloso e coinvolgente per il pubblico, chiamato a degustare quei cibi sul palcoscenico ascoltando le storie che hanno dato origine agli stessi.
Mafie in pentola – Libera Terra, il sapore di una sfida è il racconto di un viaggio all’interno delle cooperative di Libera dove, sui terreni un tempo in mano alle mafie, è nata una “bella economia” i cui cardini si chiamano agricoltura biologica, qualità, lavoro e rispetto delle leggi. È uno spettacolo che si fonda sulla speranza e sulla rinascita, perché la terra non smette mai di rigenerarsi, basta concederle la possibilità.
Ed ecco che nella Piana di Gioia Tauro, dagli ulivi abbattuti dalla ‘ndrangheta per ricavarne legname e non cederlo alle cooperative, si originano quei polloni che daranno l’olio della speranza; ecco i vigneti bruciati dalla sacra corona unita in Puglia che tornano a fiorire e a regalare un grande vino; ecco in Sicilia l’affermazione di un’agricoltura che rompe il muro delle regole mafiose e versa finalmente i contributi ai lavoratori.
È uno spettacolo sul gusto e su alcune tra le eccellenze del nostro settore agroalimentare. Con un’interpretazione capace di sfumare dal drammatico al brillante e attraverso il coinvolgimento diretto del pubblico, chiamato sul palco ad assaggiare i prodotti, non “chiude” lo stomaco dello spettatore, bensì stimola la sua “fame” di legalità e di cose buone. Il cibo si fa memoria e occasione di riscatto sociale.

Radio Sound

Il menù di Mafie in Pentola

Aperitivo
Friselle, taralli e olio extravergine d’oliva

Antipasti
Carciofi violetti di Brindisi ripieni, fritti e ripassati al forno (come li fanno a Mesagne)
Pane casereccio con patè di peperoncino piccante calabrese in olio extravergine d’oliva

Primi
Zuppa di Cicerchie, come la fanno a Portella della Ginestra (Sicilia)
Spaghetti di grano simeto con passata di pomodoro fiaschetto di Torre Guaceto

Secondo
Mozzarella di bufala campana, dalle terre di don Peppe Diana (Campania)

Dessert
Il “padanissimo” torrone di Cascina Caccia (Piemonte)

Digestivo
Il limoncello di Bosco Falconeria (Sicilia)

Caffè (vietato offrirlo!)

Il tutto accompagnato dai vini Placido Rizzotto (Centopassi) e Hiso Telaray

Infoline: 338-2712616. mafieinpentola@gmail.com
Ulteriori info e foto scaricabili dal sito www.tizianadimasi.it  sezione Mafie in pentola
facebook.com/mafieinpentola