Tenterà di risolvere il giallo che avvolge la tragica morte di Jasin Hagi, l’indagine interna avviata dall’Azienda Usl di Piacenza sulle ore trascorse dal ventunenne al Pronto soccorso della struttura sanitaria la notte del 25 dicembre 2011, a seguito di un incidente stradale. Il giovane, entrato alle 4 e 35 e dimesso alle 5 e 50, fu poi trovato senza vita il 4 gennaio scorso all’interno della caserma dei vigili del fuoco in strada Valnure.
La fuga da casa dopo le dimissioni dal pronto soccorso è stata ricondotta alla volontà dello studente di nascondere al padre proprio l’incidente avuto con la sua auto.
Sulle cause della morte si era ipotizzato in un primo tempo l’assideramento. Poi è stata avanzata la tesi la frattura riportata allo sterno nello scontro automobilistico avesse causato l’arresto cardiaco.
A dare notizia dell’indagine interna è il sottosegretario alla Presidenza, Alfredo Bertelli, nella risposta data in Aula al consigliere regionale Andrea Pollastri (Pdl), che aveva presentato una interrogazione sulla vicenda.
“Il signor Jasin Hagi – è la ricostruzione fatta da Bertelli – è giunto al Pronto soccorso di Piacenza il 25 dicembre 2011 alle 4.35, trasportato dall’ambulanza del 118. Il paziente è stato visitato dal medico di guardia che lo ha sottoposto agli accertamenti e alle cure del caso, dimettendolo alle ore 5.50. L’Azienda è venuta a conoscenza del decesso dagli organi di stampa il 6 gennaio 2012”.
Il 9 gennaio, l’autorità giudiziaria “ha acquisito copia della documentazione clinica dall’Ospedale, come da verbale di acquisizione depositato presso la Direzione medica di presidio. Contestualmente la stessa direzione ha provveduto ad avviare un’indagine interna, attualmente in corso, in merito all’evento in oggetto. Al termine dell’indagine – ha chiuso Bertelli – saremmo nelle condizioni di comunicarne l’esito, fermo restando le iniziative dell’autorità giudiziaria”.