Oggi il rientro del Vescovo Ambrosio dall\’Uganda

Il viaggio missionario di mons. Gianni Ambrosio in Uganda sta per volgere al termine. Oggi, martedì 31 gennaio, il Vescovo di Piacenza-Bobbio, rientrato ieri dal Karamoja alla capitale Kampala, lascia infatti il Paese africano dopo una settima trascorsa a toccare con mano le opere realizzate e le realtà supportate da Africa Mission – Cooperazione e Sviluppo.
Prima di ripartire dall’aeroporto ugandese di Entebbe, Sua Eccellenza è riuscito a effettuare ancora due visite: una alla “Good Shepherd Home”, una Casa di Accoglienza gestita a Kampala dalla congregazione dei Missionari del Povero e dedita all’assistenza degli emarginati, e l’altra alla scuola “Great Valley”, nella periferia più povera della capitale.

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La “Good Shepherd Home”, che il movimento piacentino fondato 40 anni fa da mons. Enrico Manfredini e don Vittorio Pastori supporta da anni con l’invio di cibo e di volontari per l’assistenza e il sostegno per gli studi dei più piccoli, accoglie oltre 280 persone tra uomini, donne e soprattutto minori abbandonati o con famiglia in difficoltà, molti dei quali con gravi disabilità fisiche e psichiche. L’accoglienza dei bambini in questo centro offre loro la possibilità di frequentare la scuola parrocchiale in maniera continuativa e costante.

La scuola “Great Valley”, invece, è una realtà educativa, aperta a circa 400 bambini dai 3 ai 14 anni, che oggi può continuare a operare proprio grazie all’intervento di Africa Mission – Cooperazione e Sviluppo. I responsabili governativi, infatti, all’inizio di ogni anno scolastico, minacciavano il direttore di non acconsentire alla riapertura della scuola perché ritenuta insicura, in quanto realizzata in semplici assi di legno. Questo accadeva perché il terreno sul quale si trovava l’edificio non era di proprietà, ma in affitto.
Il movimento piacentino ha quindi deciso di attivarsi per l’acquisto di un terreno sul quale poter edificare una scuola in muratura: è stata individuata una superficie di 1200 mq, dotata di costruzioni preesistenti, in grado di accogliere da subito gli alunni. Nel frattempo il direttore della scuola ha ricevuto l’ingiunzione di sfratto da parte del proprietario del terreno, esecutiva da dicembre 2010. Il rischio era che, a febbraio 2011, alla ripresa delle lezioni, gli alunni non potessero tornare a frequentare la scuola.

A gennaio 2011, però, il movimento piacentino è riuscito a formalizzare l’acquisto del nuovo terreno individuato. E così, esattamente un anno fa, i bambini e i ragazzi della “Great Valley”, ai quali oggi mons. Ambrosio ha portato il suo saluto e la sua benedizione, hanno potuto riprendere le lezioni. Non solo. Per tutto il 2011, da parte di Africa Mission – Cooperazione e Sviluppo è stato garantito anche un supporto scolastico agli studenti attraverso l’acquisto di cibo e la donazione di materiale didattico, comprato in loco o inviato dall’Italia grazie alle raccolte di sensibilizzazione fatte in alcune scuole.
Nel frattempo, si sono resi necessari alcuni interventi di sistemazione dell’area, in particolare una sicura recinzione del terreno e la costruzione di bagni nuovi, perché quelli esistenti non erano sufficienti. Un ulteriore intervento si renderà necessario, poi, per il consolidamento e la sistemazione delle costruzioni e degli spazi adibiti ad aule.
La stessa scuola è anche protagonista di un’interessante esperienza che ha toccato l’Italia e raggiungerà presto anche Piacenza: il progetto “TWOgether”, uno scambio interculturale con alcuni istituti scolastici del nostro Paese, da cui è nata anche una mostra didattica interattiva, che verrà allestita nella nostra città dal 25 febbraio al 30 marzo, presso gli spazi del Museo Civico di Storia Naturale, in via Scalabrini 107.