Da 0,05 euro a 7,16 euro, a seconda del tipo di esame. Mercoledì 1° febbraio entra in vigore un aggiornamento delle tariffe per alcune prestazioni specialistiche ambulatoriali; un’operazione che riguarda esclusivamente i cittadini non esenti dal ticket e le prestazioni a basso costo. In Emilia-Romagna – che ha in media tariffe più basse rispetto alle altre Regioni – l’aggiornamento delle tariffe delle prestazioni di specialistica ambulatoriale modifica l’importo del ticket solo per quelle prescrizioni in cui la somma del valore di ciascun esame (tariffa totale) sia inferiore al ticket massimo di 36,15 euro previsto per ricetta di prescrizione. Gli interventi hanno riguardato soprattutto alcune branche specialistiche: radiologia, laboratorio, fisioterapia.
L’aumento per i cittadini non esenti, e solo per prescrizioni con tariffa totale inferiore a 36,15 euro, va da 0,05 euro per la prestazione “risoluzione di aderenze articolari” a 7,16 euro per la prestazione “rimozione di corpo estraneo dall’uretra”. Tenuto conto, inoltre, che il ricorso alla specialistica ambulatoriale da parte dei cittadini non esenti, e quindi non affetti da patologia cronica o esenti per reddito, è occasionale, l’impatto può essere considerato trascurabile.
In particolare, per radiologia ed ecografie, ci sono incrementi da 0,50 euro a 6,50 euro; per il laboratorio da 0,05 euro a 5,34 euro per prestazione di biologia molecolare; per la fisioterapia da 0,05 euro a 1 euro. Il ticket di 46,15 euro è stato determinato per le sole prestazioni complesse di chirurgia ambulatoriale analoghe alle prestazioni di trattamento della cataratta e di liberazione del tunnel carpale, per le quali era già vigente la quota ticket di 46,15 euro in seguito alla manovra dell’agosto scorso. Si tratta di prestazioni quali liberazione di tunnel tarsale, riparazione di dito a martello, artroplastica di piccole articolazioni, litotripsia extracorporea del rene, che hanno tariffe con valori da 1.800 a 400 euro.