AGGIORNAMENTO – Il capitano Rocco Papaleo, comandante del nucleo investigativo, ha infatti illustrato altri dettagli dell’indagine che ha toccato anche il mondo dello sport piacentino. Con riferimento al principale indagato, Filippo Maserati, i carabinieri hanno spiegato che la droga veniva nascosta anche in alcuni cantieri edili o tra i contatori del gas delle abitazioni. Papaleo ha poi detto come il rugby sia sicuramente uno sport pulito, anche se purtroppo esistono le mele marce, lo stesso anche per quanto riguarda la tifoseria del Piacenza, all’interno della quale si annidavano comunque alcuni soggetti dediti all’uso di stupefacenti.
ORE 9.00 – Verranno resi noti in mattinata, dalle 10.30 presso la caserma dei carabinieri in viale Beverora a Piacenza, nuovi dettagli sull’operazione denominata Flanker, che ha portato all’arresto di 16 persone, alle quali si sommano due latitanti e 18 persone già dietro le sbarre da tempo. Un’indagine che ha letteralmente decapitato una rete di spaccio che snodava i suoi interessi tra città e provincia.
Giocatori di rugby, categoria tra le più colpite dagli arresti – alla quale fa parte Filippo Maserati, il Flanker che l’anno scorso militava nel Piacenza rugby – Ultras del Piacenza calcio, anche se non direttamente collegati all’organizzazione della tifoserie e sportivi in generale, come la campionessa di body bulding Maria Chiara Borella.
Ieri il giudice per le indagini preliminari Giuseppe Bersani ha sentito proprio la Borella, che ha respinto l’accusa di aver avuto un ruolo chiave nel giro di spaccio di cocaina e Barbara Ghittoni, che avrebbe anch’essa respinto gli addebiti, dichiarandosi completamente estranea.
Nei prossimi giorni saranno sentiti gli albanesi Syria e Dorjan Uku, i connazionali Agim Proshka e Edmond Zeka, i marocchini Hirate Fouad, i piacentini Patrizia Alberici, Giuseppe Gandini, Cristiano Ambroggi, Gabriele Cornelli, Nicola Coniglio, Luciano Schenardi e Matteo Bruzzi.
Dui i latitanti, la cui indentità, forse, verrà resa nota in mattinata, mentre 33 sono i denunciati a vario titolo, tutti legati comunque al favoreggiamento dello spaccio di stupefacenti. Tra uomini e donne si tratta di 22 albanesi, 8 italiani, 1 brasiliano, un marocchino e un romeno.
IL COMUNICATO DEL RUGBY LYONS:
A seguito dei recenti fatti di cronaca che nelle ultime ore hanno scosso gli ambienti sportivi di Piacenza, in particolare il mondo del rugby, la società, A.S.D. Rugby Lyons Piacenza desidera precisare l’assoluta estraneità di tutti i dirigenti, i tecnici e i giocatori dagli atti giudiziari e da ogni coinvolgimento.
Con soddisfazione ribadiamo la pulizia e l’onestà di tutto il nostro movimento, che da sempre si impegna a diffondere i più puri valori dello sport.
Vi chiediamo di aiutarci a salvaguardare il lavoro svolto in tanti anni di costante e serio impegno, dando a questo comunicato la visibilità necessaria.
Cordiali saluti
A.S.D Rugby Lyons Piacenza
Il presidente
Natalino Fanzola