\”Alla locanda del baleniere\”: spettacolo ispirato a Moby Dick

L’avventura del mare come sfida a provare se stessi. Liberamente ispirato a “Moby Dick” di Hermann Melville, va in scena per le scuole “Alla locanda del baleniere” di Litta_produzioni, uno spettacolo di Alberto Astorri, che ne è anche interprete insieme a Paola Tintinelli. Appuntamento giovedì 26 e venerdì 27 gennaio al Teatro Comunale Filodrammatici, sempre alle ore 10, nell’ambito della Stagione di Teatro Scuola 2011/2012 “Salt’in Banco” proposta da Teatro Gioco Vita – Teatro Stabile di Innovazione con Fondazione Teatri e Comune di Piacenza – Assessorato alla Cultura.

Radio Sound

Diverse letture sono possibili di “Moby Dick” a seconda dell’età in cui lo si scopre.

Da piccoli, la storia del capitano Achab, della cima aggrovigliata che lo trascinerà nell’abisso, la storia della balena bianca che viene dalle profondità del mare rimane impressa per sempre.

Ma il “Moby Dick” di Melville è anche una sorta di libro sacro, da consultare come una specie di oracolo, e segretamente si ispira alla Bibbia portandone continuamente i rimandi.

«Profezia e malinconia, le due chiavi di questo romanzo iniziatico e formativo, – spiegano gli artisti del Teatro Litta – sono state le chiavi anche della nostra lettura. Nella nostra locanda Marino Tempesta, uno dei due personaggi, scendendo nel profondo del leviatano evocato si spera trovi la propria vocazione. L’oste della locanda è Ismaele. È lui che convive con i resti di questo naufragio».

Marino è un cantante musicista capitato per caso in questo strano ristoro: si deve imbarcare sulla Love Boat, una nave da crociera, e non ha mai visto il mare. Nasce il confronto di un uomo più giovane con un uomo più anziano, e quindi il problema dell’esperienza, della memoria e della trasmissione di questo sapere. Il giovane viene iniziato dal vecchio oste attraverso la storia del Pequod, del Capitano Achab, ma anche attraverso lezioni sulla cetologia.

La locanda del baleniere Ismaele diventa come un amplificatore che agisce sulla mente di Marino, sulla sua immaginazione, la storia esce dalle parole del corpo dell’oste per diventare, attraverso il racconto e una serie di visioni sonore, un luogo sommerso e salvato perché abitato dall’unico sopravvissuto.

Per tutte le attività di “Salt’in banco” la prenotazione è obbligatoria e deve pervenire all’Ufficio Scuola di Teatro Gioco Vita, telefono 0523.315578 – fax 0523.338428; scuola@teatrogiocovita.it.