\”Napoletango\” di Giancarlo Sepe

E’ un musical “latino-napoletano”, che racconta la storia della famiglia Incoronato, un chiassoso circo familiare di artisti specializzati nel tango, famosi a Napoli e sul territorio della regione dove sono chiamati per cerimonie religiose e feste di paese. C’è anche chi lo ha definito “un Chorus Line allestito da Pina Bausch dopo un soggiorno a Napoli”.

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E’ “Napoletango”, ideato e diretto da Giancarlo Sepe, con un tema originale Luis Bacalov, produzione del Teatro Eliseo. Appuntamento al Teatro Municipale di Piacenza martedì 24 e mercoledì 25 gennaio 2012 alle ore 21 per la Stagione di Prosa 2011/2012 “Tre per Te” organizzata da Teatro Gioco Vita – Teatro Stabile di Innovazione, direzione artistica di Diego Maj, con Fondazione Teatri di Piacenza, Comune di Piacenza – Assessorato alla Cultura e il sostegno di Fondazione di Piacenza e Vigevano, Cariparma, Iren.

Uno spettacolo che quel percorso teatrale intrapreso da Giancarlo Sepe ormai da molti anni: fondere insieme l’immagine e la musica, trasportandole in quel grande contenitore che è il teatro. Un grande successo italiano ripetuto in Spagna e a Londra (nel prestigioso London Coliseum Theatre).

La famiglia Incoronato, spiega il regista Giancarlo Sepe «è la prova vivente della specializzazione dell’artista, e la specializzazione è il tango. Non il valzer, non la samba, non il foxtrot o il liscio, ma il divino, tragico e sensuale tango argentino. Come lo abbia imparato e da chi è un vero mistero. Sta di fatto che ormai da quattro generazioni la famiglia Incoronato detta legge in materia, le sue invenzioni, il suo ritmo, l’originalità delle figure e la fastosa ridondanza dei corpi che si muovono hanno colpito il mondo intero e hanno creato proseliti un po’ ovunque. Nella compagnia serpeggiano capigliature nere come la pece e vestiti aderenti che fasciano corpi e menti, la loro ispirazione, come appare, è costante e tale da motivare ogni singolo gesto, anche il più elementare, il più quotidiano come il mangiare, il bere, il dormire e finanche il camminare. Sono dei veri fenomeni: Concetta, la matriarca, il figlio con la sua sposa, i figli, i fratelli e le sorelle, i cugini, persone appartenenti a posti e a razze diverse, passano tutti come lontani parenti della famiglia Incoronato, una famiglia allargata da sempre nuovi elementi, anche biondi e anche stranieri, gente che non conosce la lingua napoletana, ma neanche quella italiana, gente di colore, persone non vedenti, cantanti e ballerini. Tutti ballano il tango a Napoli ed è subito Napoletango».

In scena una nutrita compagnia di attori (Cristina Donadio, la matriarca Concetta Incoronato, Elisabetta D’Acunzo, Susy Del Giudice, Caterina Pontrandolfo, Marcela Szurkalo, Pablo Moyano, Sergio Di Paola, Daniele Grassetti, Luca Trezza, Francesco Moraca, Barbara Folchitto, Antonio Gargiulo, Barbara Manzato, Cristina Messere, Elena Gigliotti, Raffaele Musella, Matteo Nicoletta) che cantano e ballano e suonano, musica dal vivo, musica registrata, canti, gastronomia, suoni e fuochi artificiali.

«È il trionfo della vita sull’accademismo – prosegue Sepe – della bruttezza sulla bellezza, del sangue versato per amore, contro i sentimenti prudenti e intimisti. La famiglia si esibisce in balere, in caffè, in stazioni ferroviarie, circhi, palestre, attraverso filastrocche, canti della terra, canzoni patriottiche, danze ritmate dai propri sentimenti urgenti, necessari. Come dire che la vita è un grande tango che si svolge dalla mattina alla sera. C’è il tango della sveglia, quello della colazione, del lavoro, del rientro a casa, quello dell’amore, della lite, della guerra, del mangiare (in scena si preparerà una vera cena a base di pesce) e poi ancora tango per le feste comandate, processioni religiose, natali e capodanni. Lo spettacolo è un inno alla vita senza i freni della cultura borghese e senza la ricerca affannosa della bellezza, oggi la vera discriminante tra ciò che conta e ciò che va buttato via».

Prosegue anche con la Compagnia del Teatro Eliseo in scena con “Napoletango” il ciclo di incontri con i protagonisti della Stagione di Prosa del Teatro Municipale “Ditelo all’attore”, curato da Enrico Marcotti. Gli attori del musical latino-napoletano ideato e diretto da Giancarlo Sepe, incontreranno, mercoledì 25 gennaio alle ore 17.30 al Teatro Comunale Filodrammatici.