Domani assemblea dei soci di \”Cronaca\”, intanto è scontro sulle date

AGGIORNAMENTO – Sulla sospensione del quotidiano “La Cronaca” e la cassa integrazione dei suoi dipendenti si discuterà ancora. Anche se, dopo la riunione di oggi, emerge che non c’è comunione di intenti neppure sulle date. Da un lato l’assessore provinciale Andrea Paparo ha infatti fissato un incontro per il 26 gennaio, data durante la quale si parlerà anche del destino di Teleducato. Dall’altro i sindacati, che hanno già annunciato che il giorno migliore sarebbe il 27 gennaio, visto che la maggior parte di loro il giorno prima sarà impegnato a Roma, come conferma Camillo Galba del sindacato Fnsi: “Il 26 non ci sarà nessuno. Li avevamo avvisati che il 27 era l’unica data disponibile visto che eravamo già alla sede della Cronaca per la cassa integrazione. Se la faranno il 26 non saremo presenti come sindacato perchè siamo impegnati in giunta a Roma” ed ha laconicamente concluso: “Se vogliono discutere le date si concordano”.

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NOTIZIA ore 12 –  Si deciderà domani nel corso dell’assemblea dei soci, il destino del quotidiano “La Cronaca” di Piacenza. Quella che sembra prospettarsi è la sospensione delle pubblicazioni con la messa in cassa integrazione dei giornalisti e dei dipendenti entro la fine del mese, dovuta ai forti ritardi nei pagamenti al Dipartimento dell’Editoria dei contributi 2010. Il giornale, in cooperativa, si trova ora in assoluta mancanza di liquidità, alla quale si aggiungono ulteriori fattori che alimentano la delicata situazione. A partire dall’impossibilità di richiedere in questo momento storico anticipi bancari, alla drastica riduzione dei contributi statali all’editoria previsti per il biennio 2011- 2012, oltre che alle dimissioni del sottosegretario con delega all’editoria, il cui posto è ancora vacante in attesa della nomina da parte del nuovo governo Monti.

Oltre un centinaio i giornalisti a livello regionale vivono la medesima situazione.

È già stata decisa la chiusura delle testate Parma qui e Parma Sera. Annunciata la sospensione della pubblicazione de il Domani dall’1 febbraio (l’Informazione di Bologna, Modena e Reggio Emilia). Il Corriere di Romagna ha chiesto l’attivazione dello stato di crisi.
I forti ritardi sulle decisioni definitive in merito alla sorte di numerose testate di informazione sono dovuti in particolare all’assenza di un nuovo sottosegretario all’editoria, che ha di fatto bloccato l’iter di erogazione dei contributi, partita che si sarebbe dovuta concludere lo scorso 16 gennaio.

Ansa Fnsi (la Federazione nazionale della stampa) “E’ una vicenda che colpisce particolarmente una regione come l’Emilia Romagna dove si rischia la sospensione di diverse attività, come la Cronaca di Piacenza e Cremona, il Domani (l’Informazione di Bologna e di Modena). La Fnsi che è, e resta, preoccupata per i posti di lavoro e per la tutela dei diritti dei giornalisti, è impegnata a sostenere una riforma dell’editoria impostata su criteri di trasparenza e correttezza incardinati, innanzitutto, sui parametri della diffusione reale e dell’occupazione regolare. Oggi c’é un sistema di aiuti pubblici che lo Stato vuol cambiare ma, nella transizione a nuove regole, è necessario assicurare a tutti la possibilità di misurarsi con le nuove sfide”.

“Siamo molto preoccupati per una crisi del settore che oltre ad un aspetto occupazionale investe un aspetto di interesse collettivo come il pluralismo dell’informazione nella nostra città. Per questo chiediamo a tutte le istituzioni e alle categorie economiche che venga convocato al più presto un tavolo provinciale che cerchi tutte le soluzioni per salvaguardare il pluralismo e il lavoro degli operatori dell’informazione locale”.
Così i segretari provinciali generali di Cgil (Paolo Lanna), Cisl (Marina Molinari) e Uil (Massimiliano Borotti) hanno espresso la “profonda preoccupazione” dei sindacati confederali sulla crisi che sta investendo il mondo dell’informazione piacentina, che dopo Teleducato Piacenza ora riguarda anche il quotidiano La Cronaca. “Chiediamo l’apertura urgente di un tavolo provinciale – proseguono Cgil, Cisl e Uil – che metta in campo tutti gli strumenti per far proseguire le pubblicazioni del quotidiano La Cronaca e tuteli il lavoro dei giornalisti di Teleducato e de La Cronaca”.