Unione Commercianti premia i venditori ambulanti in attività da più di 40 anni. In tutto sono sei coloro che possono vantare quasi mezzo secolo di esperienza. Si tratta di Nando Ziliani, Andreino Cavanna, Marino Gandolfi, Giuseppe Dordoni, Elio Barezzi e Angelo Grassi, Presidente di FIVA Piacenza. Grande la commozione e la soddisfazione dei premiati che hanno avuto modo di rivivere la loro storia lavorativa con tanta voglia di sfogare le difficoltà che oggi un venditore ambulante incontra regolarmente tra grandi centri commerciali e nuove tecnologie. “E’ un lavoro che oggi mio figlio non può più fare” si sente dire.
Effettivamente anche il presidente Grassi rileva problematiche marcate ancora di più dall’attuale crisi e dalla manovra che spinge per una liberalizzazione delle licenze sempre più estesa. E i venditori tentano di difendersi come possono attaccando quelle leggi dalle quali vengono messi con le spalle al muro. In primis la Direttiva Bolkenstein che si pone l’obiettivo di semplificare le procedure amministrative, eliminare l’eccesso di burocrazia e soprattutto evitare distinzioni basate sulla nazionalità per coloro che intendono stabilirsi in un altro paese europeo per prestare dei servizi. Per raggiungere questi obiettivi la direttiva propone la creazione di sportelli unici dove i prestatori di servizi possano portare a termine tutte le formalità necessarie, la possibilità di espletare queste procedure via internet, l’eliminazione di requisiti burocratici inutili, autorizzazioni distintive basate sulla nazionalità. “Sono idee che possono apparire buone e onorevoli”, spiega Grassi, “ma il rischio è quello di creare una concorrenza sleale e selvaggia, senza vincoli e criteri di precedenza basato su parametri di anzianità in modo da garantire ai venditori storici di continuare la propria attività nella stessa area creando grazie ad una lunga attività, un giro di clientela ormai fidato”.
Si è discusso anche della reintroduzione del DURC, documento unico di regolarità contributiva, ovvero l’attestazione dell’assolvimento, da parte dell’esercente degli obblighi legislativi e contrattuali nei confronti di INPS, INAIL e Cassa Edile. Il Ministero del lavoro in una nota del 12 ottobre 2009 aveva stabilito che il Durc non fosse necessario dal momento che la potestà legislativa in materia di attività commerciali su aree pubbliche spetterebbe alle regioni. Grassi spiega come il DURC non sia la soluzione migliore in fatto di burocratizzazione, ma almeno garantisce pari diritti e pari doveri su tutto il territorio nazionale, evitando squilibri specifici per regione.
Nell’occasione anche la stessa FIVA Piacenza è stata poi premiata da FIVA Nazionale per i suoi 40 anni di attività.