La Galleria Biffi Arte sabato 21 gennaio alle ore 18.00 inaugura l’esposizione Sal is Racer, dedicata all’artista Salvatore Scarpitta e a un particolare aspetto della sua vita e produzione artistica: la passione per le auto da corsa, che gli venne da ragazzo quando agli inizi degli anni Trenta prese ad assistere alle corse d’auto presso il circuito Legion Ascot Speedway, a Los Angeles; l’incontro con i piloti, i meccanici e la frequentazione dell’ambiente sono stati di fondamentale importanza nella vita e nell’arte di Scarpitta.
Verrà presentata una selezione di opere: dipinti, disegni, fotografie e video tra cui Sal is Racer, uno psicodramma in cui lo stesso Scarpitta recita, tra fantasia e realtà, la parte di un uomo che immagina di essere prima un artista, poi un pilota di auto da corsa e infine si estranea completamente dalla realtà del mondo.
In questa importante mostra sarà esposta, per la prima volta in Italia, anche Sal Ardun Special, un’auto da corsa realizzata dall’artista nel 1983 modificando la versione precedente del 1964.
Salvatore Scarpitta (23 marzo 1919 – 10 aprile 2007) è nato a New York e cresciuto a Los Angeles. Nel 1936 si traferisce in Italia dove si diploma all’Accademia di Belle Arti di Roma, nel 1940.
Milita nell’esercito e nella Marina degli Stati Uniti durante la Seconda Guerra Mondiale come “Monuments Man”, cercando, conservando e catalogando le opere d’arte trafugate dai nazisti. Dopo la guerra, Scarpitta è rimasto a Roma dove conosce il gallerista di New York Leo Castelli con cui stringe un rapporto di lavoro e di amicizia che prosegue e si consolida nel tempo, nel 1959 l’artista si trasferisce definitivamente a New York dove tiene una mostra personale proprio alla Galleria di Leo Castelli. A partire dal 1964 realizza le Automobili da corsa: macchine interamente progettate e costruite dall’artista, agglomerando materiali eterogenei, ma riproducendo i modelli delle auto del passato e dotandole in alcuni casi di un vero e proprio motore funzionante. Dedicata alle automobili da corsa è la mostra personale da Leo Castelli nel 1965 dove Scarpitta espone il suo primo esemplare, Rajo Jack Special. Nell’estate del 1985 Scrpitta realizza nel suo studio-garage di Baltimora, nel Maryland, uno dei sogni di gioventù:la costruzione di una macchina da corsa (dirt track racer), capace di competere sulle piste in terra battuta del Maryland e della Pennsylvania con i maggiori campioni del momento. Nel 1993 partecipa alla Biennale di Venezia con una sala personale in cui oltre all’auto da corsa Racing Car espone una serie di opere dell’ultimo ventennio.