Inaugurato presso la Sala Piana dell’Università Cattolica di Piacenza il nuovo laboratorio dedicato all’analisi del DNA antico. Questa mattina, al Centro di Ricerca sulla Biodiversità e sul DNA antico (BioDNA) dell’Università Cattolica, il workshop “Comprendere la biodiversità moderna attraverso l’analisi del DNA antico”, durante il quale relatori di fama nazionale ed internazionale hanno condotto i presenti alla scoperta delle più avanzate tecniche di analisi del DNA antico e permettendo di comprendere come dallo studio del passato di piante ed animali sia possibile ricostruire l’origine della biodiversità di oggi.
Il DNA antico (aDNA) costituisce una preziosa e straordinaria fonte di informazioni particolarmente utili nello studio dell’evoluzione delle specie viventi. Esso è il materiale genetico residuo che può essere estratto dopo la morte da materiali biologici quali ossa, denti, resti animali o vegetali, campioni di suolo o di ghiaccio ecc.
L’analisi del DNA antico ha avuto importanti applicazioni in ambito storico, antropologico ed ambientale, permettendo di rispondere a interrogativi che non potevano essere completamente risolti tramite le sole tecniche tradizionali di indagine.
Attraverso lo studio dell’ aDNA, infatti, è stato possibile chiarire i rapporti di parentela tra popolazioni moderne ed antiche, ripercorrere le rotte di passate migrazioni di uomini ed animali, studiare le patologie, ricostruire antichi scenari attraverso l’analisi di campioni di terreno per la caratterizzazione delle comunità vegetali e del clima del passato.