Giochi di cucina in teatro. Sono quelli proposti da Enrica Carini con la collaborazione di Matteo Corradini e Valentina Magnaschi nel ciclo di laboratori tra ricette e palcoscenico “Briciole”, rivolti ai bambini da 5 a 10 anni e proposti da Teatro Gioco Vita – Teatro Stabile di Innovazione e Associazione Amici del Teatro Gioco Vita, con la collaborazione di Fatina in Cucina, nell’ambito del programma “InFormazione Teatrale” organizzato con il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano.
Due i percorsi in programma.
“Dolcezze nel ghetto – La cucina dei ricordi” è un incontro tra la cucina della Fatina e le esperienze di Matteo Corradini. Per il Giorno della Memoria, ricette ebraiche ritrovate, attese e speranze, biscotti nascosti su fondi di scatole di latta,
diari dolci nella storia amara. Appuntamento giovedì 19 gennaio alle ore 17 al Teatro Comunale Filodrammatici.
Il secondo laboratorio è invece “Trenta Quaranta – All’incirca le briciole di Pollicino”: il racconto di un classico delle fiabe è rivisto attraverso i profumi della tavola e i paesaggi fantastici dell’illustratrice per l’infanzia Valentina Magnaschi, che prenderanno vita tra gli oggetti della cucina. Due appuntamenti, nel ridotto del Teatro Comunale Filodrammatici, giovedì 16 febbraio e giovedì 1 marzo alle ore 17.
I singoli incontri avranno una durata di circa un’ora e mezza, la prenotazione è obbligatoria.
«Il percorso di questi laboratori – spiega la curatrice del progetto Enrica Carini – parte semplicemente dalle briciole, da quelle che già esistono e da quelle che creiamo nel distruggere qualcosa, dai giochi proibiti sopra e sotto al tavolo, e dalle fantasie che stuzzicano per i profumi che racchiudono. I laboratori avranno come tema conduttore le briciole sulla tovaglia, verranno trovate o create, annusate cucinate mangiate ma sempre con l’orecchio della fantasia rivolto anche a qualcos’altro, ad un colore, ad un rumore, ad un’ombra, ad una storia, ad un’immagine ad un movimento; e per fare questo non sarò sola, ma per ogni storia al mio fianco ci saranno di volta in volta ombre del teatro, scenografi, illustratori, lettori di fiabe, musicisti, insegnanti di danza…per trasformare veramente una briciola da un puntolino dell’universo ad un universo della fantasia».
«Quello che vorrei riuscire a realizzare – prosegue la Carini – è esattamente questo: “un’avventura conoscitiva attraverso l’evocazione della fantasia”, insieme a dei compagni di “giochi proibiti” come Matteo Corradini e Valentina Magnaschi, con cui seminare briciole di pensieri, di immagini, e fantasie che contengano storie di biscotto, e raccontare vite e viaggi, e che possano far scaturire nei bambini chissà fra quanti anni una fantasia, un dolce o semplicemente un ricordo».