E’ stato chiamato “Operazione Bambi” l’intervento che giovedì scorso (12 gennaio) ha consentito la cattura di un capriolo, che da qualche giorno stazionava a ridosso di via I Maggio, a Piacenza, nel boschetto di pochi metri quadrati tra il muro dell’Ex Pertite e il Centro Commerciale Farnese.
L’animale, incurante dei molti passanti e del traffico veicolare, trascorreva le giornate nascosto tra gli arbusti per poi uscire all’imbrunire per nutrirsi nel campetto vicino. La sua posizione però era troppo esposta e inevitabilmente, prima o poi, sarebbe stato disturbato, rischiando di finire sulle trafficatissime via Emilia Pavese o via I Maggio, con grave pericolo per la propria ed altrui incolumità.
Il Settore Tutela faunistica della Provincia ha pertanto ritenuto necessario un intervento di cattura del cervide con traslocazione, cioè trasferimento dell’animale in altro luogo più idoneo. L’operazione, particolarmente delicata vista la posizione del capriolo, è stata realizzata attraverso la collaborazione, oltre che della polizia provinciale, anche della polizia municipale di Piacenza che ha impiegato ben tre pattuglie per minimizzare i rischi per la circolazione stradale. Sono inoltre interventi Giovanni Peroni e il Veterinario Igor Tonduti della Lega Nazionale per la Difesa del Cane, convenzionati con la Provincia, oltre al volontario Franco Mazza, cacciatore esperto di ungulati.
L’intervento, dopo due giorni di sopralluoghi e appostamenti, che hanno consentito di conoscere le abitudini dell’animale, è durato pochi minuti: il capriolo è stato sospinto verso un rete, dove gli operatori lo hanno catturato ed immediatamente narcotizzato. Una breve visita sanitaria e i rilievi biometrici di rito hanno consentito di evidenziare come si trattasse di un maschio adulto in buone condizioni fisiche, di circa 27 chilogrammi di peso. L’animale è stato quindi immediatamente trasportato e liberato in una zona protetta idonea delle colline piacentine.