Ridimensionamento della scuola pubblica. Entro gennaio 2012 anche a Piacenza i nodi torneranno al pettine. Tutte le scuole materne, elementari e medie con un numero di studenti inferiori a 1.000 dovranno venir accorpate in più grandi e comprensivi istituti. Virtuosa in questo senso la nostra provincia, che nel 2000, con l’autonomia amministrativa, didattica e organizzativa assegnata alle istituzioni scolastiche, aveva di fatto già affrontato consistenti interventi. Rimane la questione dell’accorpamento dell’Istituto comprensivo di Bettola con quello di Ponte Dell’Olio, rinviato al prossimo anno dalla Provincia con una delibera dello scorso novembre. Se ciò avvenisse l’attività scolastica delle due scuole in questione proseguirebbe regolarmente, ma dirigenza e segreterie verrebbero assegnate ad unica sede.
Secondo l’Ufficio scolastico secondo la media provinciale, i dati impongono la soppressione di un istituto comprensivo del primo ciclo (individuato appunto con quello di Bettola).
Dalla Provincia l’assessore all’istruzione Andrea Paparo si dice in attesa delle comunicazioni dal Ministero. La dirigente scolastica in capo a Bettola, Carla Maffini intende invece sottolineare il primato del suo istituto su quello di Ponte dell’Olio, fin dal 1994 capofila e che oggi con i suoi trecento studenti e le due impiegate amministrative ricopre un ruolo fondamentale nel rispetto della “montanità”. Eccessivi i 10 km di distanza da Bettola a Ponte, a cui aggiungere quelli per raggiungere Ferriere. La scelta quindi secondo la dottoressa Maffini dovrebbe ricadere su altre realtà scolastiche, magari più piccole e situate in meno problematiche realtà ambientali.
Certo è che il raggiungimento del pareggio di bilancio entro il 31 dicembre 2013, passerà come una falce anche all’interno della realtà scolastica. Ci si può solo augurare che il taglio sia il più possibile calibrato e indolore.