Dopo le numerose polemiche contro la liberalizzazione degli orari di apertura dei negozi CODACONS fa sentire la sua voce accogliendo invece con favore l’ iniziativa. Secondo l’associazione si tratta di una misura che viene incontro alle esigenze di chi, preso da ritmi sempre più frenetici, non ha la possibilità di recarsi negli orari e nelle giornate canoniche ad effettuare gli acquisti di cui ha bisogno. Secondo Cristina Balteri responsabile di Codacons per Piacenza, questa possibilità non stravolgerà le abitudini dei più che ma rappresenterà solo una opportunità ulteriore e favorirà l’approccio agli acquisti da parte dei consumatori.
IL COMUNICATO
E’ ovvio che questa possibilità non stravolgerà in ogni caso le abitudini dei più che ma rappresenterà solo una opportunità ulteriore e favorirà l’approccio agli acquisti da pare dei consumatori e permetterà loro di effettuare gli acquisti con più ponderazione e tempo a disposizione leggendo le etichette sui prodotti e scegliere così di premiare quelli di qualità e con prezzi contenuti.
Non possono le legittime paure dei piccoli esercenti e gli interessi di categoria di chi lavora negli esercizi commerciali rappresentare un limite al realizzarsi di una misura che in molti paesi è già in essere da anni.
L’apertura domenicale e fuori dai consueti orari non dovrà intaccare i diritti dei lavoratori ma porterà certamente ad un aumento degli occupati soprattutto nei grandi centri commerciali ed anche da questo punto di vista dovrebbe essere guardata con favore dai sindacati.
I Governatori che decideranno di ricorrere alla Corte Costituzionale contro l’articolo 31 della manovra Monti sulla “promozione e la tutela della concorrenza’, verranno denunciati all’Antitrust, e nei loro confronti sarà chiesta una sanzione salatissima in relazione ai danni alla concorrenza prodotti – spiega l’associazione – Opporsi ad un provvedimento che i consumatori chiedono da 20 anni è assurdo e dannoso, perchè liberalizzare il commercio vuol dire salvare migliaia di negozianti dalla bancarotta, far riprendere l’economia nazionale e offrire maggiori possibilità ai cittadini.
Il Codacons – che interverrà dinanzi la Corte Costituzionale a tutela dell’articolo 31 della manovra – ricorda che le mancate liberalizzazioni nel settore del commercio costano complessivamente ai cittadini ben 8 miliardi di euro: 5,5 miliardi a causa del ritardo nel commercio al dettaglio alimentare, e 2,5 miliardi per il commercio al dettaglio non alimentare. Ostacolare quindi un incremento della concorrenza in Italia è un atteggiamento deplorevole che dimostra come l’interesse dei cittadini non sia mai in cima alle priorità della nostra classe politica.
Speriamo che presto a queste misure che agevolano l’accesso dei consumatori agli esercizi commerciali seguano anche misure volte a ridurre i costi dei prodotti quale ad esempio la possibilità di praticare vendite a prezzi di saldo in ogni periodo dell’anno.