Due progetti finanziati dalla Regione, redazione di brochure informative, quattro corsi di formazione avviati, programmi di monitoraggio e diffusione di pubblicazioni tematiche. E’ ricco il bilancio d’attività dei soli nove mesi di vita del consorzio di gestione del Parco Trebbia, costituito dalla Provincia con i Comuni rivieraschi di Calendasco, Gazzola, Gossolengo, Gragnano, Piacenza, Rivergaro e Rottofreno. A breve – per volontà della Regione – il parco del Trebbia cambierà forma giuridica (diventerà ente di diritto pubblico) e costituzione (verrà accorpato ad altri tre parchi parmensi e a quello piacentino-parmense dello Stirone-Piacenziano). In questi giorni l’attuale consorzio di gestione ha promosso l’ultimo atto avviato su iniziativa “autonoma” del territorio: l’affidamento a un’impresa piacentina del servizio di pulizia dal legname dei piloni dei ponti sul torrente, da Statto a Piacenza. L’operazione, che è consistita nella rimozione dalle pile dei ponti e dal tratto di fiume a monte delle stesse di tronchi d’albero e grossi rami che potrebbero ostruire il libero deflusso dell’acqua, ha richiesto l’utilizzo di potenti mezzi meccanici: rimarrà sul greto solo legname di piccola pezzatura che potrà ancora essere asportata anche dai cittadini previe opportune comunicazioni ai competenti servizi regionali. E’ l’ultimo atto condotto in “autonomia” dal sodalizio composto dalla Provincia e dai sette Comuni rivieraschi che, negli ultimi nove mesi, ha organizzato e promosso: corsi professionali sulla riqualificazione fluviale (modalità di intervento sul fiume e prevenzione del dissesto), coordinamento dell’attività di vigilanza, progetti di educazione ambientale, programmi di monitoraggio dell’ambiente fluviale. Due i progetti per i quali il Parco ha ricevuto finanziamenti: la realizzazione di una rete di sentieri, da Piacenza a Rivergaro, dedicata agli appassionati della bicicletta e il “museo diffuso” – un percorso ad anello (oggetto di uno stanziamento complessivo di 900mila euro) per mettere in collegamento i punti di maggior interesse naturalistico del parco, con allestimenti informativi e la realizzazione\riqualificazione di speciali aule didattiche. “Nutriamo dubbi – dice l’assessore provinciale Filippo Pozzi – sul fatto che la macroarea prevista dalla riorganizzazione possa assicurare e seguire da vicino la realizzazione di questi progetti. Facciamo appello al nuovo commissario affinché, in questa fase di avvio della nuova gestione, non venga meno l’attenzione al nostro territorio”. Alle iniziative citate si aggiungono: corsi di formazione (diversi i settori d’interesse, disegno naturalistico con il maestro Andrea Ambrogio, fotografia con il duo Massimo Bersani-Luigi Ziotti, origami, con l’artista Valentina Gioia) e pubblicazioni informative (a tutte le famiglie che risiedono nel parco è stata inviata una brochure con struttura, caratteristiche e patrimonio del parco Trebbia, stampata in 50mila copie, a breve sarà disponibile una pubblicazione che raccoglie tutti gli acquerelli di Ambrogio). Il 15 e il 16 ottobre scorso oltre 200 studenti e centinaia di visitatori hanno partecipato a TrebbiAntica. Per l’occasione i laghi di Tuna si sono trasformati – per iniziativa del consorzio – in un castrum romano, accogliendo giovani e adulti alla scoperta degli scenari della celeberrima battaglia del Trebbia, che nel 218 a.C. oppose le truppe di Annibale a quelle romane di Tiberio Sempronio Longo. “Fin dall’inizio – spiega il direttore del Parco, Adalgisa Torselli – abbiamo creduto nel parco e abbiamo promosso tutte le iniziative per la sua tutela e la sua promozione. Sono state decine in nove mesi. E’ il segnale, concreto, della qualità di una governance vicina al territorio, presente e attenta ai problemi e alla loro risoluzione”.