Rischio idraulico, dalla Provincia le linee guida per i Comuni

Dopo aver garantito ai Comuni montani il proprio ausilio per il Psc, e dopo aver siglato l’intesa sui piani cave, la Provincia mette a disposizione dei 48 municipi del territorio le linee guida per la definizione del rischio idraulico, un “testo unico” che raccoglie nozioni e dati sulla materia, così come previsto dal Piano territoriale di coordinamento provinciale, lo strumento di pianificazione che delinea gli obiettivi e gli elementi fondamentali dell’assetto del territorio. Le linee guida – proposte dall’assessore Patrizia Barbieri – hanno ricevuto questa mattina l’ok della giunta provinciale e a breve saranno a disposizione di tutti i Comuni. Nel documento sono dettagliate le modalità, le procedure e i criteri metodologici necessari per la redazione degli studi idraulici, che evidenziano le aree esposte agli effetti delle piene e che sono necessari per la pianificazione dei territori urbanizzabili e per valutare la compatibilità degli interventi e le condizioni di sicurezza degli insediamenti esistenti. “E’ un patrimonio che consegniamo – spiega l’assessore Barbieri – a tutti i Comuni per supportarli nell’elaborazione dei propri strumenti urbanistici. Gli uffici della Provincia hanno lavorato intensamente per arrivare alla redazione del documento, una risposta alle esigenze del territorio che garantirà guadagno di tempo e risparmio di costi alle amministrazioni comunali”. “Le linee guida per la definizione del rischio idraulico – continua l’assessore – si inseriscono nel quadro del supporto concreto e sussidiario ai Comuni nella loro attività di pianificazione. A questo riguardo la Provincia ha già promosso le intese con i municipi di montagna per attribuire al Piano territoriale di coordinamento provinciale il valore e gli effetti di Piano strutturale comunale, il vecchio ‘piano regolatore’, e per conferire al Piano infraregionale delle attività estrattive (Piae) il valore e gli effetti di PAE per quei comuni che l’hanno richiesto. Il documento approvato in giunta è un ulteriore tassello che aggiungiamo a questo percorso, fatto di sostegno, concreto e fattivo, alle esigenze delle amministrazioni territoriali”.

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