Scommesse: Gervasoni coinvolge Cassano sul rigore \”combinato\”


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AGGIORNAMENTO ORE 16 30 – Nel registro degli indagati potrebbero finire altri giocatori legati, anche in passato, ai colori biancorossi. Oggi non si stanno allenando agli ordini di Monaco, Guzman e Cassano, citati negli interrogatori da Doni e Gervasoni. L’attaccante probabilmente è assente con il permesso del Piacenza, visto che è tornato dall’estero e nel primo pomeriggio si trovava in aereoporto a Milano. Per leggere l’intervista fatta a Guzman mentre si trovava in aereoporto: www.piacenza24.eu/Cronaca/37689-Guzman+sul+Calcioscommesse%3A+%27Se+mi+chiamano+pronto+a+testimoniare%27.html

 

 


 

AGGIORNAMENTO – ore 14 e 30 – Dopo circa 2 ore è terminato l’interrogatorio di Santoni. Intanto l’avvocato della Figc Ettore Traini, ha acquisito tutti gli atti dell’inchiesta fino a ieri. A gennaio probabilmente si aprirà un nuovo processo sportivo.

 


 

AGGIORNAMENTO – Dopo l’ultimo interrogatorio a Gervasoni, sembra complicarsi decisamente la posizione dell’attuale portiere del Piacenza Cassano. L’ex difensore biancorosso avrebbe ammesso di essersi accordato con Doni, in occasione di Atalanta-Piacenza del 19 marzo scorso, su come tirare il rigore. Doni doveva calciarlo centralmente e il portiere del Piacenza avrebbe fatto in mdo di non pararlo.

Secondo quanto riportato dall’Ansa la confessione emerge dall’ordinanza con cui il gip di Cremona Guido Salvini concede i domiciliari a Gervasoni. Sempre nell’ordinanza di scarcerazione si parla di alterazione di molti risultati di B, alcuni di A e di Coppa Italia. Il giudice scrive di “accordi diretti con particolare riguardo alle modalità con cui Doni potesse tirare centralmente un eventuale rigore che il portiere del Piacenza avrebbe fatto in modo, come effettivamente è avvenuto, di non parare“.

 

 


 

AGGIORNAMENTO – Sono stati concessi gli arresti domiciliari all’ex difensore del Piacenza.

 


 

AGGIORNAMENTO ORE 13 30 – Mentre prosegue l’interrogatorio all’ex peparatore dei portieri del Ravenna Santoni, in Procura è presente anche l’avvocato Dionigi Biancardi, cheha dichiarato, a nome di 2200 tifosi del Mantova, l’intenzione di costituirsi parte offesa nei confronti di Gervasoni e di altri ex giocatori che dovessero essere coinvolti nell’inchiesta. Intanto il Procuratore Roberto Di Martino stamane ha spiegato che non è emerso nulla che riconduca a un coinvolgimento nell’inchiesta da parte dei tre nazionali Buffon, Gattuso e l’ex difensore Cannavaro.

 

 


 

AGGIORNAMENTO – Nicola Santoni, circa un’ora fa ha fatto il suo ingresso in Procura a Cremonainsieme ai suoi avvocati. A breve aggiornamenti sull’andamento del suo interrogatorio che potrebbe svelare ulteriori scenari sul ruolo dei giocatori biancorossi nella vicenda calcioscommesse.

 


 

Si complica la vicenda del calcio scommesse per il Piacenza dopo le ultime rivelazioni di Gervasoni e Doni. L’ex centrocampista atalantino davanti al procuratore di Cremona, Roberto Di Martino, parlando della gara Atalanta Piacenza avrebbe confermato l’accordo con l’ex biancorosso segnalando nella combine anche i nomi di Conteh, Cassano e forse Guzman. Attualmente però l’unico indagato ufficialmente è Conteh. Sempre Doni, sulla gara di Bergamo, agli inquirenti avrebbe confermato di aver percepito che si era trattato di una vittoria facilitata e che il Piacenza non si era impegnato al massimo. E’ stato invece un interrogatorio fiume quello di ieri a Gervasoni che davanti al Procuratore ha parlato di altre 10 partite combinate e 15 persone coinvolte, quindi c’è da aspettarsi che nei prossimi giorni altri giocatori possano finire iscritti nel registro degli indagati. Intanto oggi è previsto l’interrogatorio dell’ex preparatore dei portieri del Ravenna Santoni, anche lui coinvolto nelle scommesse su Atalanta – Piacenza. L’ex giallorosso dovrà anche spiegare diverse frasi carpite dalle intercettazioni ambientali. Tra queste è spuntata una conversazione dove Santoni indica Buffon, Gattuso e Cannavaro come assidui scommettitori e parla dell’Atalanta come società coinvolta nelle combine, smentendo di fatto le dichiarazioni di Doni tese invece a difendere il club nerazzurro.